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La Stampa Rassegna Stampa
20.07.2015 Renzi in Israele: sul tavolo collaborazione tecnologica e lotta al terrorismo
Analisi di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 20 luglio 2015
Pagina: 12
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Renzi cerca l'asse con Netanyahu contro l'Isis nel Mediterraneo»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/07/2015, a pag. 12, con il titolo "Renzi cerca l'asse con Netanyahu contro l'Isis nel Mediterraneo", l'analisi di Maurizio Molinari.

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Maurizio Molinari

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Lotta al terrorismo, cooperazione nell’innovazione tecnologica e possibile rilancio del negoziato israelo-palestinese sono i temi-chiave nell’agenda della visita in Medio Oriente che il presidente del Consiglio Matteo Renzi inizia domani in Israele e concluderà mercoledì nell’Autorità nazionale palestinese.

«La priorità dell’Italia è la lotta al terrorismo di Isis nel Mediterraneo, il premier ne ha parlato al summit di Sharm el-Sheikh e rilancerà il tema in Israele» spiega una fonte diplomatica, sottolineando come il governo italiano veda nell’Egitto e nello Stato ebraico dei partner strategici «per la sicurezza comune» minacciata da attentati come quello che ha colpito il nostro Consolato al Cairo. È un terreno sul quale i ministri della Difesa Moshe Yaalon e Roberta Pinotti hanno discusso nei giorni scorsi, scenari che saranno approfonditi da Renzi con il premier Benjamin Netanyahu nell’incontro a Gerusalemme.

Opposizione all’accordo
Renzi è il primo leader europeo ad arrivare nello Stato ebraico dopo l’intesa di Vienna sul nucleare iraniano ed è prevedibile che Netanyahu coglierà l’occasione per illustrare nel dettaglio la propria netta opposizione. Ma per gli israeliani ciò che più conta è cosa dirà in proposito Renzi dal podio della Knesset, dove l’ultimo premier italiano a parlare fu Silvo Berlusconi nel 2010. «Ci sentiamo assediati da pericoli che minacciano la nostra esistenza - spiega Mordechai Kedar, analista del Centro di studi strategici Begin-Sadat - e aspettiamo di sentire da Renzi la voce di un’Europa interessata alla nostra sicurezza, non solo davanti al nucleare dell’Iran ma anche sulla prospettiva di uno Stato palestinese che potrebbe finire nelle mani di Hamas come avvenuto per Gaza».

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Mordechai Kedar

La questione palestinese
Del negoziato israelo-palestinese Renzi parlerà con Netanyahu e con il presidente Abu Mazen, che vedrà a Betlemme, puntando a far progredire l’ipotesi di una ripresa dei negoziati «senza precondizioni» emersa dalla missione del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. D’altra parte nella telefonata di Netanyahu ad Abu Mazen per gli auguri di fine Ramadan i toni sono stati «positivi» - secondo fonti palestinesi - e la scelta della prudenza sulle nuove costruzioni negli insediamenti in Cisgiordania è stata notata con favore a Ramallah.

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L'Università di Tel Aviv


Innovazione tecnologica
Ma non è tutto perché nel rapporto bilaterale con Israele, Renzi dà particolare attenzione alla cooperazione nell’innovazione tecnologica. Ecco perché la prima tappa della visita sarà all’Università di Tel Aviv - culla delle start up - per un evento su «Scienza, Tecnologia e Industria» che vedrà il premier interagire con alcune delle star dell’hi-tech, come Uri Levine creatore di «Waze», e pionieri della ricerca come Uri Ashnery, titolare della Scuola di Neuroscienza.

Il tutto alla presenza di un pubblico di studenti e rettori degli atenei dei due Paesi (sono 21 quelli in arrivo dall’Italia). «Biomedica, ingegneria e robotica costituiscono la frontiera più avanzata della nostra collaborazione con Israele - spiega il ministro dell’Educazione, Stefania Giannini, arrivata a Haifa per un incontro al Technion - dove la scienza è una leva straordinaria per lo sviluppo economico». Differenziando in questa maniera l’Italia dal clima di ostilità e boicottaggio nei confronti dello Stato ebraico che si affaccia in alcuni ambienti accademici europei.

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