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Terrorismo: pena di morte ? 13/07/2015

alla attenzione di Deborah Fait, Angelo Pezzana:

Sono favorevole alla pena di morte per atti di terrorismo. L’effetto giuridico è palese: il terrorista giustiziato non potrà mai più ricomparire sulla scena, riciclato o rinegoziato in ambiti di scambio e ricatto che purtroppo hanno da sempre afflitto Israele. Molti dei terroristi liberati da Israele per scambi con soldati prigionieri hanno poi rifatto attentati e ucciso di nuovo.
La pena di morte svolge una economia di eliminazione nel processo criminale che, in ambito terroristico, è dovuta. Quindi se la Knesset non vota in questo senso, fa un errore, una scelta incongrua ai tempi ed alla imminente minaccia nucleare iraniana che, se si paleserà, lo farà in forma terroristica non in forma militare.
Per quanto vi è possibile portare il nostro appassionato parere sionista italiano a voi che avete la fortuna di essere lì, a casa, fatelo con passione. Tutte le volte che Israele ha perdonato ha sbagliato e ha pagato.

Vitaliano Bacchi

Sono completamente d'accordo!!!
Deborah Fait

Non sono d'accordo, né con Vitaliano Bacchi né con Deborah Fait.
Israele ha respinto la pena di morte sin dalla sua fondazione. Non è questione di perdonare il terrorismo, ma di valutare se quel tipo di condanna può combatterlo. Sono d'accordo con la cautela proposta dal giudice Weinstein, su temi come questo si deve ragionare con la testa, non con la pancia. Per un terrorista morire uccidendo ebrei è il massimo da chiedere alla vita, cioè morire. Ritenere che la pena di morte possa fargli cambiare idea è irrealistico. Anche Netanyahu ritiene che si debba affrontare il tema nei luoghi più appropriati, dove entri meno la politica partitica a favore di un confronto serio, possibilmente non urlato.
Angelo Pezzana


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