Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 07/07/2015, a pag. 20, la breve "Un anno dopo, la paura dei bimbi".
Sul quotidiano dei vescovi anche oggi non manca un pezzo di propaganda anti-israeliana. Insieme al Manifesto, è il giornale che più si impegna a disinformare.
1) Il sottotitolo che presenta l'articolo è "Nel luglio del 2014 Israele lanciava l’offensiva militare. Ancora oggi le conseguenze sui piccoli Gaza City". Israele, come sappiamo, non lanciava proprio niente, ma al contrario si limitava a intervenire dopo che il suo territorio era stato bersagliato da almeno 4.500 missili in poche settimane. Ma ad Avvenire fa comodo invertire difesa e attacco.
2) "Sono stati più di 2.000 i palestinesi uccisi, la maggior parte civili; 72 le perdite tra gli israeliani". I palestinesi sono "uccisi" mentre gli israeliani hanno avuto "perdite". Nel primo caso un termine, "uccisi", connotato da forte intenzionalità, nel secondo, una voce del linguaggio burocratico come "perdite". Come dire: i palestinesi sono uomini, gli israeliani numeri. E i secondi ammazzano i primi.
3) "I bambini". Avvenire così definisce tutti i minorenni, inclusi molti terroristi. Inoltre gli incubi dei bambini potrebbero essere, per esempio, dovuti a una vita in mezzo al terrore a cui Hamas li costringe. Ma questo, naturalmente, Avvenire non lo prende in considerazione.
Ecco l'articolo:
I bambini di Gaza resi terroristi-schiavi da Hamas
A un anno esatto dal lancio dell’operazione militare israeliana “Confine protettivo” sulla Striscia, Gaza e lo Stato ebraico ricordano le loro vittime. Sono stati più di 2.000 i palestinesi uccisi, la maggior parte civili; 72 le perdite tra gli israeliani (di cui 5 civili). A pagare il prezzo più alto sono stati i bambini. Come ha denunciato ieri Save the Children in un rapporto intitolato “A living Nightmare”, l’incubo vivente.
Il documento è un resoconto di una guerra che ha lasciato sui più piccoli segni indelebili: sette bambini su dieci hanno incubi (percentuale che raggiunge la quasi totalità nelle città di Beit Hanoun 96% e Khuza 92%), mentre il 75% soffre di incontinenza notturna. Molti di loro hanno perso la casa e hanno visto le loro scuole crollare sotto i bombardamenti. E la dispersione scolastica è un’altra conseguenza della paura che si trascina ancora oggi.
Per la parte israeliana, il presidente Reuven Rivlin e il premier Benjamin Netanyahu, insieme alle più alte cariche dello Stato, hanno partecipato a una cerimonia sul Monte Herzl, a Gerusalemme. «La realtà intorno a noi non è statica, ma complicata. In futuro potremmo essere forzati a colpire di nuovo le organizzazioni del terrore a Gaza», ha ammonito il ministro della Difesa della Yaalon.
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