Le televisioni italiane ignorano gli attentati palestinesi e assolvono l'islam
Commento di Deborah Fait
A destra: Malaki Rosenfeld, giovane israeliano ucciso in un attentato da un arabo palestinese
Rete 4. Trasmissione Dalla vostra parte
http://www.video.mediaset.it/video/dallavostraparte/full/mercoledi-1-luglio_548391.html
Conduttore Paolo Del Debbio
Lunedì 1° Luglio ore 20.30
Ospiti Emanuele Fiano, Massimiliano Fedriga, Laura Ravetto e Saiif Abu Abid, rappresentante dei giovani musulmani d’Italia.
Telegiornale Rai Uno, 3 luglio, ore 16.30
“Tagliare le teste – Bruciare le chiese – Odiare i miscredenti”. Un messagio che ci riporta indietro di 1000 anni, un messagio pauroso che manda alla sua famiglia (anch’essa convertita e arrestata, in toto, ieri) Maria Giulia Sergio, alias Fatima, alias Lady Jihad, l’italiana convertita all’islam nel 2007, diventata terrorista e fuggita in Siria. E’ proprio sul terrorismo e fondamentalismo islamico che verte tutta la trasmissione, in onda ogni sera dal lunedì al venerdì, che è, attualmente, l’unica in cui si parla quotidianamente della violenza islamica, senza alcun timore di offendere qualche anima bella nel mettere l’accento proprio su “islamica”.
Nella trasmissione del primo luglio, dopo aver sentito e risentito le parole di odio, di furore e di morte di Maria Giulia Sergio dalla Siria ecco che viene chiamato a commentarle, tra gli altri, Saiif Abu Abid e qui c’è davvero da divertirsi ad ascoltare tutte le stupidaggini che dice senza arrossire di vergogna, convinto della giustezza delle sue affermazioni. Il rappresentante dei giovani musulmani d’Italia esordisce parlando dei criminali italiani, della mafia, dei preti pedolfili negando che il terrorismo sia legato e vincolato all’islam e dicendo, mentre qualcuno proponeva di chiudere le moschee non autorizzate, “allora chiudiamo tutte le chiese a causa dei preti pedofili“.
Paolo Del Debbio, conduttore di "Dalla vostra parte"
“Noi non possiamo denunciare o dissociarci da qualcosa che non ci appartiene” continua Abu Abid, "non ci compete”. Bellissima scusa eh? Non gli compete? Non gli appartiene? E chi sono i tagliagole? Buddisti, ebrei, cristiani? “Sono o non sono musulmani?” chiede Fedriga. Sono musulmani e anche vigliacchi e bugiardi, come il padre convertito della Sergio che giura e rigiura di non conoscere nemmeno la ragazza. “Non è mia figlia” dice tranquillo. Purtroppo l’intervento di Emanuele Fiano fa cadere le braccia quando dice, rivolgendosi a Abu Abid: "Quando un fanatico ebreo ha ammazzato dei musulmani io ho sentito il dovere di dissociarmi”. Fiano, Fiano! Ha tirato fuori un atto di terrorismo commesso da un ebreo, Baruch Goldstein, più di 20 anni fa. Se ne era dissociato? Pensa te, tutto Israele lo fece, la condanna fu unanime, lo sdegno altrettanto. Ricordo i cartelli alzati anche da gruppi di ebrei religiosi come Goldstein: Ani mitbaiesh, scrivevano, "Io mi vergogno”.
Già, già, Emanuele Fiano, tutto Israele si è alzato come un solo uomo contro l’assassino e lo fa ogni volta, si contano sulle dita di una mano le volte che qualche estremista ebreo delinque contro arabi. Il governo condanna, polizia e magistratura arrestano i colpevoli, li processano e buttano le chiavi. Succede anche nell’islam? Chi ha mai sentito un solo paese musulmano condannare il terrorismo contro cristiani, ebrei o altri gruppi etnici o relgiosi? Sono eroi, per loro i terroristi sono eroi, dedicano loro strade, piazze, scuole!
La dichiarazione di Emanule Fiano ha dato a Saiif Abu Abid l’opportunità di chiedere “E si dissocia anche da quello che Israele fa in Palestina?” Che dite amici? Come il cacio sui maccheroni, no? E’ la domanda di rito e Fiano vi è caduto come una pera cotta! Per fortuna Del Debbio ha interrotto l’intervento se no chissà cosa sarebbe uscito dalla sua bocca. Non c’è niente da fare l’aggressività araba è sempre vincente anche nei talk show, non trovano mai un interlocutore altrettanto forte, aggressivo e preparato. Un rappresentante della Lega veneta ha ribattuto, infine, che non esiste un solo paese islamico democratico. Giusto, giustissimo. Sacrosanto. Pensavo che sarebbe andato avanti nel suo intervento e invece no! Abu Abid, con incredibile faccia tosta, chiede con il suo solito atteggiamento di disprezzo e la sua solita arroganza: “Mi dica quali!”. Capite, roba da non credere! “Mi dica quali” e, ancora più incredibile, nessuno dei presenti è riuscito a rispondere. C’è stato un balbettio e silenzio e quell’altro che continuava a provocare, reso ancora più sfacciato dall’evidente imbarazzo dei presenti!
“Mi dica quali”, lo avrà ripetuto almeno cinque volte e gli altri... silenzio. Eppure bastava fare l’elenco: Iran, Libano, Iraq, Afghanistan, Giordania, Marocco, Arabia Saudita, Yemen, Kuwait, Oman, Indonesia, eccetera eccetera eccetera. Perché nessuno è stato capace di rispondere alla provocazione di Abu Abid? Perché? A me prudevano le mani, glieli elencavo io, gridando, dalla poltrona di casa mia “Diteglielo quali, perdio!“ Niente. Capite adesso perché questa gente si sente forte? Perché la loro prepotenza e la loro capacità di mentire non hanno uguali! Sono talmente bravi nel negare la realtà e la verità, sono talmente privi di scrupoli e di morale che lasciano interdetti gli interlocutori. E quando, raramente, capita che qualcuno riesca a tener loro testa viene accusato di essere un fascista.
A questo punto non posso impedirmi di pensare alla debolezza, all’inerzia e all’inettitudine dell’occidente, dell’Europa in particolare, ebrei europei compresi. Sto pensando alla bella manifestazione di Ginevra svoltasi alcuni giorni fa, organizzata per protestare contro il documento infame del Consiglio dei diritti umani che accusa Israele di crimini di guerra commessi a Gaza nel 2014 e parificando la democrazia israeliana ai terroristi di Hamas. Dopo questo vergognoso episodio, dopo tutto l’antisemitismo che attraversa l’Europa da anni, dopo le decine di manifestazioni contro Israele fatte a ripetizione, dopo attacchi terroristici contro ebrei, dopo che imbrattano di vernice rossa la bandiera di Israele nel cuore di Milano https://www.facebook.com/events/1460144800951372/, dopo che gli ebrei d’Europa scappano a gambe levate verso Israele, Canada, USA... alla luce di questi fatti la manifestazione di Ginevra avrebbe dovuto vedere la partecipazione di 100/ 200/300 mila persone. Tutti avrebbero dovuto accorrere per difendere se stessi, la libertà, la giustizia, non solo Israele, tutti gli ebrei d’Europa avrebbero dovuto correre a Ginevra per gridare “Viva Israele, Viva la libertà”.
E invece? Invece c’erano un migliaio di persone di cui ebrei, forse, una ventina. http://www.progettodreyfus.com/perche-non-cerano-ebrei-allonu-a-manifestare-per-israele-2/ Non è una vergogna? Certo, è una vergogna fatta di inerzia, menefreghismo, paura, del “tanto a cosa serve”. Eppure gli ebrei sono consapevoli che in caso di nuove persecuzioni Israele li accoglierebbe a braccia aperte come sta facendo in questo momento con quelli che scappano, come sta facendo da sempre con quelli che sono fuggiti dai paesi arabi, dall’Africa, persino dall’India. E allora perché non siete andati con le bandiere a sostenere l’unica democrazia del Medio oriente, l’unica democrazia minacciata di distruzione al mondo? Perché Israele deve essere difeso, in Occidente, soprattutto da non ebrei coraggiosi cui va tutta la mia gratitudine? Perché le manifestazioni contro Israele vedono la partecipazione di decine di migliaia di fanatici urlanti “A morte!”?
Ed ora, amici, scusate ma il mio sdegno si fa ancora più forte e disperato nel darvi l’ultima notizia: mentre scrivo sta andando in onda il TG Uno delle 16.30. Parlano di un ragazzo arabo ucciso dai soldati di Israele in Cisgiordania (Giudea e Samaria) mentre con delle pietre aveva colpito la Jeep dei soldati e poi aveva continuato a tirare sassi. L’esercito ha aperto un’inchiesta, intanto i palestinesi urlano all’assassinioooooo. Scusate se ho voglia di urlare io invece e vi spiego perché. In Israele gli attentati non hanno mai fine, ogni giorno accade qualcosa, nell’ultima settimana e mezzo abbiamo avuto 6 attentati terroristici e decine di sassaiole, quelle sono praticamente quotidiane, nell’ultima settimana e mezzo abbiamo avuto due morti e decine di feriti.
Ne avete sentito parlare ai telegiornali? Una vittima aveva 27 anni, si chiamava Malaki (Angelo) Rosenfeld, stava rincasando con tre amici da una partita di basket quando, vedendo un arabo fermo davanti alla sua macchina, gli ha chiesto se avesse bisogno di aiuto. “Siete ebrei?” si è informato l’arabo e, alla loro risposta affermativa, si è messo a sparare dentro l’auto 14 colpi di pistola. Malaki è morto sul colpo, gli altri tre feriti gravi.
Il secondo assassinato è un agricoltore di 65 anni, massacrato mentre lavorava nei campi vicino a casa sua. Lunedì scorso una soldatessa di 20 anni, Lior, si è ritrovata con un coltello infilatole nelle gola da un giovane terrorista arabo. Per fortuna le hanno salvato la vita ed è all’ospedale. Ne avete avuto notizia ascoltando i telegiornali italiani, leggendo i giornali italiani? Avete avuto notizia di una piccola condanna da parte dell’ONU per tutta questa violenza gratuita? Ban Ki-moon che fa?
Noi dicevamo, scherzando amaramente: “Vedrete che non appena ci sarà un morto palestinese ne parleranno di sicuro!” Così è successo, siamo bravi a indovinare noi, non ci vuole granchè, ne abbiamo di esperienza in questo senso. La vergogna dei media italiani e dell’Onu comunque, non ha limiti.
Deborah Fait
“Gerusalemme Capitale di Israele, unica e indivisibile”