Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/06/2015, a pag. 15, l'articolo "Gaza, Israele blocca la Freedom Flotilla".
L'unico giornale, oltre alla Stampa, a scrivere su questo episodio è il MANIFESTO, con l'ormai quotidiano articolo di Michele Giorgio totalmente sbilanciato, autentica forma di incitamento all'odio contro Israele. Secondo Giorgio l'intercettazione della nave da parte israeliana è "un atto di pirateria". Ancora una volta, il quotidiano comunista si copre di ridicolo.
Ecco l'articolo della Stampa:
I "pacifisti" della Flotilla contro Israele, antisemiti che predicano e perseguono la distruzione di Israele: "Perché mai ci bloccano?"
La Marina israeliana ha intercettato la barca svedese «Marianne» - una delle quattro della Freedom Flotilla - che cercava di attraccare a Gaza per violare il blocco navale. Le truppe speciali sono salite a bordo «senza usare la forza», come afferma un comunicato dell’esercito israeliano, «in accordo al diritto internazionale».
A bordo c’erano 18 persone, tra cui il deputato araboisraeliano Basel Ghattas, l’ex presidente tunisino Moncef Marzoucky, l’eurodeputata spagnola Ana Miranda. Secondo gli attivisti l’operazione è avvenuta a circa 100 miglia dalle coste di Gaza, «perciò in piene acque internazionali» e la Marianne «è stata abbordata, i passeggeri sequestrati e, contro la loro volontà, trasferiti al porto militare di Ashdod». Netanyahu ha affermato che non c’è un blocco a Gaza e che ogni giorno Israele presta assistenza all’ingresso nella Striscia di 800 camion di merci e di aiuti umanitari, ma è determinato ad impedire a Hamas di rubare via mare mezzi di combattimento.
Questa è la terza Flotilla. La prima, nel maggio 2010, si concluse in un bagno di sangue quando un’unità speciale della marina israeliana bloccò in alto mare una nave turca. Morirono 9 attivisti.
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