Sul corriere di ieri in un breve articolo che parla del prossimo ''' festival della letteratura di Mantova ''' si legge una notizia davvero allucinante. Tralascio di dire quello che penso su questi ridicoli fstival che assimilano sempre piu' persone che dovrebbero occuparsi di cose serie ai cantanti di serie B.
La notizia comunque e' che il festival verra' aperto da un dibattito su illuminismo e islam , protagonisti E. Morin ( che si spera , rappresentera' l'illuminismo ) e , udite udite , Tarik Ramadan , il sopravvalutato e fanatico fratello musulmano che gode in ambienti insospettabili ( ?!) di stima e di considerazione.
Questo sedicente islamista fanatico , nipote di Al Banna fondatore della setta terroristica dei fratelli musulmani e' lui stesso un rappresentante di questa pericolosa setta , che fa dell'entrismo e dell'ambiguita' l'arma per instaurare la sharija ,cioe' una visione medioevale e totalitaria della vita umana .
MI chiedo cosa potra' dire il confuso E Morin al di la' di sorbirsi le litanie sull'islam che '' e' pace '' e sull'islam ''' europeo'''. Del suo interlocutore si ricordano tanto per citare qualcosa , la considerazione della donna come essere inferiore , l'odio per gli ebrei , l'avversione per la modernita' , una ridicola richiesta ai paesi arabi di ''''' moratoria ''' sulla pena di morte e poco altro. Va ricordato allo sprovveduto Morin, la cui voce poco si e' sentita al tempo di Charlie Ebdo' , che se questi personaggi andranno al potere , aboliranno i ridicoli festival , ma aboliranno soprattutto la possibilita' di pensare con la propria testa
Mario Vigevani
Morin si troverą a suo agio con Ramadan, sono entrambi prigionieri della stessa ideologia. Il primo ebreo, il secondo musulmano, Morin dovrebbe ricordarsi un po' di storia ebraica, Ramadan conosce benissimo la sua e la applica fin troppo, approfittando della scempiaggine dei vari Morin di turno.
IC Redazione