Riprendiamo dall'OSSERVATORE ROMANO di oggi, 24/06/2015, a pag. 3, l'articolo "A Gaza crimini di guerra".
Sovente riprendiamo gli articoli dell'Osservatore Romano per criticarne il contenuto anti-israeliano. Oggi, al contrario, segnaliamo con piacere una cronaca che riporta con correttezza le dichiarazioni delle varie parti in causa.
Ecco l'articolo:
A Gaza è credibile che siano stati commessi «crimini di guerra» sia da parte di Israele sia di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi. E' questo l'atto di accusa lanciato, dopo mesi di lavoro, dalla commissione d'inchiesta dell'Onu sul conflitto del 2014. Secondo gli esperti dell'Onu, Israele è colpevole di non aver rivisto «la pratica dei raid aerei, neanche dopo che i loro effetti sui civili divennero evidenti». Un fatto che solleva interrogativi «se questa fosse parte di una politica più ampia approvata, almeno tacitamente, dai più alti livelli del Governo israeliano».
Giudizio, questo, immediatamente respinto dal Governo israeliano, che ha attaccato «l'ossessione» delle Nazioni Unite nei suoi confronti e ha denunciato come «fin dall'inizio fosse già scritta la sua colpevolezza». Quello dell'Onu — ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu — è «un rapporto sbilanciato». Israele, ha aggiunto, «non ha commesso crimini di guerra, bensì si è difeso da un'organizzazione terroristica che vuole la nostra distruzione». Secondo Israele, l'indagine è «motivata politicamente» ed è stata commissionata «da un'istituzione notoriamente prevenuta».
Dal canto suo, Hamas ha chiesto che il dossier venga ora sottoposto alla Corte penale internazionale (Cpi) da parte dell'Autorità palestinese per perseguire Israele. E tuttavia, anche il gruppo palestinese che controlla la Striscia di Gaza è stato accusato dall'Onu di aver commesso crimini di guerra. Il rapporto sottolinea infatti che il lancio indiscriminato di migliaia di razzi e colpi di mortaio (quasi 7000) da Gaza contro Israele aveva «l'obiettivo di diffondere il terrore tra i civili».
Nel mirino dell'Onu si trovano anche altri gruppi palestinesi attivi nella Striscia. Nel complesso, il rapporto della commissione dell'Onu sottolinea come il conflitto del 2014 sia costato alla Striscia di Gaza «devastazione e sofferenza umana senza precedenti» e abbia avuto «un impatto sulle generazioni future». Per questo la stessa commissione — guidata dal giudice Mary McGowan Davis — ha invitato la «comunità internazionale a sostenere attivamente il lavoro della Corte penale».
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