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Informazione Corretta Rassegna Stampa
21.06.2015 Come si riscrive la Storia
Analisi di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 21 giugno 2015
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «Come si riscrive la Storia»

Come si riscrive la Storia
Commento di Michelle Mazel

(Traduzione di Angelo Pezzana)

La delegittimazione di Israele nei media europei ha una lunga storia. Nel 1973, mio marito Zvi era consigliere presso l’Ambasciata di Israele a Parigi. Ho potuto constatare come stava cominciando la demonizzazione dello Stato ebraico, come si stava estendendo in tutta Europa dopo l’inizio durante la guerra del Kippur. Su quali basi ? Convincere che gli israeliani sono i nuovi nazisti, persecutori dei palestinesi, che sostituiscono gli ebrei nel ruolo delle vittime. Ecco alcuni esempi, tratti da Le Monde di quegli anni: “ Non è raro osservare all’aeroporto di Tel Aviv due gruppi di viaggiatori curvi sui loro bagagli che si osservano, gli uni, biondi dai volti slavi, intellettuali moscoviti o contadini della Georgia, che ritornano nella patria ancestrale del popolo ebraico. Gli altri, bruni e il profilo semita, artigiani di Hebron o intellettuali di Gaza, che abbandonano definitivamente il loro paese, spesso per altri paesi lontani come il Canada o l’Australia.” Non si poteva essere più espliciti ! Quando la guerra finisce, Le Monde pubblica per diverse settimane dei dialoghi con i lettori, dopo aver chiesto “ Si può paragonare Quneitra a Oradour-sur-Glane?”. I lettori francesi ricordano le atrocità commesse a Oradour dalla divisione del Reich durante la ritirata. Quneitra è una cittadina siriana sulle Alture del Golan. Soltanto il 26 settembre 1974 il giornale chiude la polemica con questa frase sublime: “ Alla fine del 1973 gli abitanti non erano più di una dozzina: da questo punto di vista almeno il paragone con il nazismo è inammissibile”. Il lettore può dunque pensare che sotto un altro punto di vista – quale? – il paragone sarebbe ammissibile.. In un articolo pubblicato la vigilia di Natale 1973, Le Monde rievoca la tragica situazione di una donna palestinese ridotta a vivere in una grotta con i suoi due bambini. “ Sulla stessa collina dove è nato Cristo.. una palestinese vive con le sue due bambine in una grotta che ricorda quella dove ha visto la luce Gesù. Questa donna e i suoi figli sono dei rifugiati”. Non sarà questa l’unica volta che il giornale stabilisce un legame tra gli arabi di religione musulmana e il fondatore del cristianesimo. Ultimo esempio, il massacro di Maalot. Dei terroristi si barricano in una scuola. Bilancio: 22 studenti e tre insegnanti vengono uccisi. Commento di Le Monde sui terroristi arabi autori del massacro: “ Quale rancore ha dovuto accumularsi per trasformare in pietra il cuore di uomini che hanno dei figli, per la cui vita tengono come tutti padri !” La responsabilità del massacro viene dunque attribuita agli israeliani. Oggi non possiamo far altro che constatare come il veleno, distillato insidiosamente giorno dopo giorno, continua a svolgere il suo compito. .

1. Le Monde, 9 janvier 1973
2. 26 décembre 1973
3. 17 mai 1974

 

 
Michelle Mazel

 

Michelle Mazel, scrittrice, vive in Israele, a Gerusalemme, moglie di Zvi, nostro illustre collaboratore, già ambasciatore.
Dall’aver vissuto in molti paesi, sono nati i suoi libri, pubblicati in francese dall’editore Elkana (
www.editionselkana.com ). In “La maison du Pacha” , ricorda gli anni 1996/2001, quando Zvi era ambasciatore in Egitto.
I suoi best seller sono “ La Prostituée de Jericho” e “ Le Kabyle de Jerusalem”, ambientati in Medio Oriente, dove spionaggio, Mossad e terrorismo sono gli elementi del loro successo.
Entro il 2015 uscirà il nuovo libro “Le Cheick de Hébron”, thriller a forti tinte, appassionante, da leggere tutto d’un fiato.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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