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La Stampa Rassegna Stampa
19.06.2015 Quando le vittime sono ebrei, la lentezza della giustizia non fa notizia
Parigi '82: strage al ristorante Goldenberg. Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 19 giugno 2015
Pagina: 16
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Colpì a Parigi nell'82: preso in Giordania»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 19/06/2015, a pag.16, con il titolo " Colpì a Parigi nell'82: preso in Giordania " la cronaca di Maurizio Molinari.

Sui quotidiani di oggi, soltanto il pezzo di Maurizio Molinari racconta l'avvenuta cattura - 33 anni dopo -  del regista della strage al ristorante ebraico Goldenberg a Parigi. Una ennesima dimostrazione dell'inefficienza della giustizia francese quando le vittime sono ebrei. Senza aspettare il caso Charlie Hebdo e gli altri avvenuti di recente in Francia.
La cronaca si chiude con un auspicio. Vediamo se si avvererà. Rispetto a terroristi palestinesi, l'Italia si è sempre dimostrata complice, in linea con la politica filo-araba e anti-Israele di Craxi & Co.

La polizia giordana ha arrestato il regista dell’attentato al ristorante ebraico parigino «Jo Goldenberg» dell’agosto 1982. A 33 anni di distanza la giustizia francese ha rintracciato i responsabili di quell’attacco - vi furono 6 morti e 20 feriti - in Giordania, Norvegia e Territori palestinesi. Proprio su mandato francese, Amman ha eseguito l’arresto di Souhaur Mouhamad Hassan Khalil Al-Abbassi, detto «Amjad Atta», che oggi ha 62 anni. All’epoca Al-Abbassi era a capo della «segreteria» di Abu Nidal, ovvero la cellula che coordinava dalla Libia le azioni del gruppo terrorista palestinese. Fra queste vi fu, il 9 ottobre 1982, l’attentato alla sinagoga di Roma in cui morì il piccolo Stefano Gay Taché ed altre 34 persone vennero ferite. Per quest’attacco è stato condannato all’ergastolo il giordano Osama Abdel Al Zomar, anch’egli ritenuto membro di Abu Nidal. Al Zomar venne arrestato in Grecia, al confine con la Turchia, ma Atene nel dicembre del 1988 decise di non accogliere le richieste italiane di estradizione, facendolo partire proprio per la Libia dove si trovava Al-Abbassi. Le indagini francesi potrebbero dunque aiutare a fare luce sulla sorte dell’attentatore della sinagoga.


lettere@lastampa.it

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