Se non lo capisce è sciocco, se lo capisce è complice
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
A destra: Netanyahu a Obama: "Quale parte della spiegazione non capisci? Hamas > terroristi > vogliono distruggere Israele"
Cari amici,
immaginatevi un regolamento molto severo del gioco del calcio, che preveda l'espulsione per ogni fallo grave... salvo che in area di rigore. O immaginatevi una nuova legislazione antimafia, che conceda ampi poteri di indagine alla magistratura, per esempio intercettazioni senza limite... salvo che sui telefoni degli imputati; perquisizioni dappertutto... salvo che a casa loro; sequestri facili dei patrimoni sospetti... salvo che appartengano a mafiosi. Immaginate che a un esame di maturità nessuno possa copiare, a pena di espulsione da tutte le scuole del regno, eccetto però i maturandi; che a un Giro d'Italia nessuno possa drogarsi neanche con l'aspirina, a eccezione degli atleti. Come chiamereste questa situazione? Io direi che è una presa in giro; ma solo per non offendere le persone pudibonde; in privato userei delle espressioni un po' più pittoresche.
Bene, considerate ora il grande accordo che Obama vuol fare con l'Iran entro fine mese, e con lui l'Europa, ansiosa di mettersi d'accordo con gli ayatollah nella speranza di iniziare subito a fare affari - e di potersi dedicare finalmente senza intoppi a mettere a posto Israele, il solo paese che considera pericoloso al mondo. Obama ha ripetutamente giustificato l'accordo con l'idea che questo sia il solo modo di obbligare l'Iran a rinunciare all'armamento atomico (il che è bizzarro, perché l'accordo consente al sistema industriale-militare iraniano entro certi limiti di continuare ad arricchire l'uranio, che serve solo come esplosivo nucleare, non gli chiede di smantellare le macchine per farlo e gli consente anche di continuare a fabbricare missili balistici offensivi. Ma Obama l'ha ripetuto anche di recente nelle interviste dedicate al pubblico ebraico (qui trovate una sintesi di fonte neutra: http://sputniknews.com/politics/20150406/1020513834.html; e qui l'intervista completa con Jeffrey Goldberg http://www.theatlantic.com/international/archive/2015/05/obama-interview-iran-isis-israel/393782/. Notate che il progetto di migliorare con queste dichiarazioni la sua popolarità negli ambienti ebraici è fallita anche secondo i sondaggi organizzati dal gruppo di suoi sostenitori antisraeliani J-Street: http://www.timesofisrael.com/obamas-latest-wooing-of-jews-not-working-poll-suggests/). Il senso dell'accordo è quello di impedire all'Iran l'armamento nucleare, dato che sul piano militare “non si può ottenerlo” (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4663940,00.html).
Barack Obama
Bene, benissimo, facciamo finta di crederci. Immaginiamo che Obama non voglia cedere la sovranità del Medio Oriente all'Iran per l'ideologia di un'America “piccola”, “che fa la pace con i nemici” e “paga le colpe del suo imperialismo” “soprattutto nei confronti dell'Islam”, come molti indizi lasciano intendere, ma che lo faccia esattamente per la sua amorosa preoccupazione per la sicurezza di Israele, che i suoi stupidi governanti e l'ancor più stupido elettorato che li ha scelti non intenderebbe.
Ammettiamolo per amor di discussione, naturalmente senza concederlo. E ammettiamo anche (senza concederlo) che l'accordo delineato a Ginevra due mesi fa sia adeguato nei suoi contenuti, cioè che effettivamente quel che si è stipulato sia sufficiente a tener lontano l'Iran dall'atomica, sia pure al prezzo di rafforzarlo moltissimo sul piano economico (e dunque dell'armamento convenzionale). Fra poco più di due settimane dovrebbero anche firmare l'accordo definitivo. Ammettiamo tutto, per il momento. Ma c'è un piccolo problema: chi controlla? La risposta di Obama è che i controlli ci saranno, figuriamoci. E però... saranno come i controlli? La risposta è: esattamente come quelli che vi ho raccontato sopra: fuori dall'area di rigore, esclusi i mafiosi, fatta eccezioni per gli esaminandi eccetera eccetera. Non è una mia previsione tendenziona, è una ferma e solenne dichiarazione dei leaders iraniani. Mai e poi mai lasceremo qualcuno fare ispezioni e porre domande rispetto alle nostre aree militari. Lo ha detto il Grande e Caro Leader, no, pardon, la Guida Suprema, ayatollah Khamenei, oggi lo ripete il “buono” e “moderato” presidente Rouhani (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4667949,00.html, http://www.timesofisrael.com/rouhani-western-haggling-delaying-nuke-talks), l'hanno ribadito tutti i capi militari: le basi delle milizie, dell'esercito dell'aviazione e della marina saranno off-limits per tutte le ispezioni. Ne va della sicurezza nazionale, ancor più, dell'onore. Sennonché, scusate, uno le armi da guerra di solito dove le trova? Al mercato? Nei musei? A passeggio nei parchi naturali? E no, le trova nelle basi militari. Anche perché una bomba atomica proibita è una cosa abbastanza segreta e pericolosa da trasformare automaticamente quel che le sta attorno in base militari. E dunque, se gli iraniani si riservano il diritto di non fare ispezionare le loro basi militari, si prendono anche la possibilità di sviluppare, costruire, detenere tutte le bombe atomiche che vogliono.
E Obama? E la nostra Mogherini con quell'aria di modella inespressiva che sorride per contratto? E l'Unione Europea che si prepara a boicottare Israele? Zitti e mosca, come si dice dalle mie parti. No comment. Anzi, molto ottimismo: chiuderemo tutto entro il 30 giugno, dichiarano: http://www.jta.org/2015/04/14/news-opinion/united-states/top-u-s-negotiator-tells-israeli-journalists-final-iran-deal-will-be-signed-by-june-30. E gli iraniani rincarano: firmeremo, firmeremo certamente! (http://www.timesofisrael.com/iran-says-deal-possible-by-june-30/). Ma la domanda è: con o senza ispezioni? Anche in area di rigore oppure no? Ho la sensazione che anche in questo caso gli iraniani ci stiano prendendo in giro. E Obama può solo scegliere: se non lo capisce è sciocco, se lo capisce è complice.
Ugo Volli