Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 28/05/2015, a pag. 17, con il titolo "Strage del Bardo, le carte di Tunisi contro Touil", la cronaca della redazione.
Abdel Majid Touil
Tunisini convinti, investigatori italiani collaborativi ma decisi a proseguire con le proprie indagini, sempre in attesa di maggiori chiarimenti da Tunisi sull’effettivo ruolo che avrebbe svolto Abdel Majid Touil nella strage al museo del Bardo dello scorso marzo. E’ in questo clima che ieri è filtrata la notizia di alcune informative inviate negli scorsi giorni dagli investigatori tunisini ai colleghi italiani. Informative che a loro parere conterrebbero delle prove riguardo alla colpevolezza del giovane marocchino di 22 anni chiuso in una cella di alta sicurezza nel carcere milanese di Opera dallo scorso 19 maggio perché inseguito da mandato di cattura dell’Interpol per terrorismo. Fino a pochi giorni fa gli inquirenti avevano in mano solo gli scarni capi d’accusa riportati nel mandato. Sembra comunque che nelle nuove informative, da quanto è filtrato, ci sarebbero alcuni elementi sugli spostamenti di Touil, ma non molti dettagli.
Per Tunisi, Touil avrebbe avuto il ruolo di «supporto logistico» e avrebbe fornito le armi usate dagli attentatori per compiere la strage. Ma come accertato dagli stessi inquirenti italiani, il 16 e il 19 marzo Touil era a scuola d’italiano a Trezzano sul Naviglio, mentre il 18 - giorno della strage - faceva i compiti sul suo quaderno, ora sotto sequestro per accertamenti. Per gli investigatori di Digos e Ros, coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, si tratta ancora di accertare ogni fatto per verificare se davvero il giovane, al momento indagato a Milano per terrorismo internazionale, abbia avuto un ruolo nell’attentato in cui i terroristi uccisero 24 persone fra cui quattro italiani.
Per la strage è aperto un fascicolo a Roma: lì confluirà ogni risultato dell’indagine. E non è escluso, secondo gli inquirenti, che si possa arrivare a capire se Touil abbia potuto vendere il suo passaporto a chi ha poi partecipato all’attentato, cadendo in una involontaria trappola, come ha ipotizzato suo padre Abdallah in varie interviste.
La Corte d’Appello di Milano nel frattempo non ha ancora ricevuto la richiesta d’estradizione con relativa documentazione. E la difesa di Touil, l’avvocato Silvia Fiorentino, sta per depositare l’istanza di scarcerazione.
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