IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 17 al 23 maggio 2015
Gerusalemme, la città di David
Dedico il mio IC7 a Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato d'Israele, che ha celebrato questa settimana il quarantottesimo anniversario della liberazione dall'occupazione giordana.
Dopo diciannove interminabili e terribili anni in cui la città era stata teatro d’incuria, angherie e scorribande, il generale Motta Gur, alla guida della cinquantasettesima brigata dei paracadutisti dell'esercito israeliano aveva liberato Gerusalemme penetrando dalla Porta dei Leoni e rompendo le linee nemiche. "Har haBait beyadeinu", "Abbiamo conquistato Monte del Tempio", l'annuncio di Gur alla radio israeliana aveva allora portato in tutto il popolo ebraico un’immensa gioia, pari solo alle parole pronunciate da David Ben Gurion nella dichiarazione d'Indipendenza d'Israele del maggio 1948.
Abbiamo festeggiato Yom Jerushalaim, il giorno di Gerusalemme, fieri delle millenarie pietre della nostra città, libera, curata e rigogliosa, mai sazia di storia e di sapere, percorsa da milioni di persone che trovano in ogni angolo le radici della loro spiritualità e le origini del loro credo. Dal Salmo 137 all'Hatikwa, l'inno dello Stato d'Israele, dalle preghiere quotidiane pronunciate nella sua direzione alla rottura del bicchiere durante la cerimonia nuziale ebraica, Gerusalemme è sempre nei nostri cuori.
Gerusalemme, il Muro occidentale
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Presidente dello Stato d’Israele Reuven Rivlin hanno celebrato lunedì il cinquantesimo anniversario dell'uccisione di Eli Cohen. La stampa non ha dato spazio alla notizia che invece è importante, non solo perché si tratta di uno dei grandi eroi d'Israele che ha sacrificato la vita per il suo popolo, ma soprattutto perché anche grazie alla sua attività di spionaggio Israele ha vinto la Guerra dei Sei Giorni e la liberazione di Gerusalemme ha potuto aver luogo. Cohen era nato in Egitto, aveva fatto l'aliya negli anni '50, dopo il suo coinvolgimento nell'intelligence si era trasferito in Argentina dove si era costruito una identità di uomo d'affari che lo aveva portato a lavorare in Siria. Uomo di grande intelligenza e scaltrezza, aveva compreso dinamiche e carpito informazioni fondamentali che gli furono letali portandolo all'arresto nel gennaio 1965, a torture inqualificabili e alla pubblica impiccagione in Piazza Marieh a Damasco. Il suo corpo non fu mai restituito e rimane purtroppo argomento d’infruttuose trattative per tutti i governi d'Israele.
Termino queste righe formulando un affettuoso Mazal Tov, a Johanna Arbib che mercoledì è stata nominata presidente di Jerusalem Foundation, un incarico di grande prestigio internazionale che le fa onore e che certamente saprà svolgere ottimamente.
Chag Shavuot sameach! - Buona festa di Shavuot!
Oggi ricorre Shavuot, la festa in cui il popolo ebraico ha ricevuto il dono della Torà: auguri di Chag Sameach.
Claudia De Benedetti
Presidente Agenzia Ebraica - Sochnut Italia