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La Stampa Rassegna Stampa
20.05.2015 Stato Islamico: a Ramadi infuria la battaglia
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 20 maggio 2015
Pagina: 8
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Battaglia di Ramadi: l'Iran pronto a inviare i pasdaran a Baghdad»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/05/2015, a pag. 8, con il titolo "Battaglia di Ramadi: l'Iran pronto a inviare i pasdaran a Baghdad", la cronaca di Maurizio Molinari.


Maurizio Molinari e il suo recente libro "Il Califfato del terrore"

L’Iran si prepara a fornire un massiccio aiuto militare alle milizie sciite irachene intenzionate a riconquistare la città di Ramadi catturata dallo Stato Islamico (Isis) di Abu Bakr al Baghdadi. Sono almeno cinquemila i miliziani sciiti già confluiti in due basi ad Est di Ramadi, Habbaniyah e Husaybah, dove stanno convergendo carri armati, blindati e artiglieria in vista dell’offensiva. Si tratta di reparti delle formazioni «Hashd Shaabi», «Kataeb Hezbollah» e «Al-Badr» addestrati e armati dai pasdaran iraniani.

E da Teheran il ministro della Difesa, generale Hossein Dehqan, fa sapere che «la cooperazione militare fra noi e l’Iraq è divenuta inevitabile». Il collega iracheno, Khalid al Obeidi, ammette pubblicamente che «abbiamo disperato bisogno dell’aiuto bellico dei nostri fratelli iraniani». I due ministri hanno partecipato a Teheran a una riunione di pianificazione sugli scenari tattici possibili. Ad accomunarli è la convinzione, spiega Al Obeidi, che «dobbiamo fronteggiare la minaccia di terroristi professionisti sostenuti dal governo saudita».
Fra le opzioni sul tavolo c’è il sostegno aereo iraniano al contrattacco delle milizie sciite e anche l’intervento sul terreno, in Iraq, di contingenti della Forza Al Qods, le unità delle Guardie della Rivoluzione di Soleiman Qassem addestrate per gli interventi all’estero. Il premier Haider Al Abadi, finora strenuo oppositore di un maggiore coinvolgimento iraniano, ha cambiato posizione, formalizzando la richiesta di aiuto a Teheran e assegnando e alle milizie sciite la missione di riconquistare la città perduta dalle forze regolari.

Jonathan Schanzer, ex analista di intelligence sul Medio Oriente del ministero del Tesoro Usa, afferma che «Ramadi è l’occasione che l’Iran cercava per entrare in Iraq» e ciò «avverrà grazie a Kataeb Hezbollah, la milizia che nel 2009 il governo Usa indicò come uno dei più pericolosi elementi di destabilizzazione del Paese».

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