Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 18/05/2015, a pag. 13, la cronaca "'Guerra dei sei giorni': la destra sfila per l'anniversario, incidenti e scontri a Gerusalemme".
La cronaca redazionale della Stampa è parziale. Gli incidenti avvenuti ieri a Gerusalemme, presso la porta di Damasco, sono stati causati da un gruppo di arabi palestinesi che ha bloccato con la violenza il corteo che celebrava il quarantesimo anniversario della riunificazione di Gerusalemme.
La Stampa lo riporta soltanto nell'ultima riga, dopo aver profuso parole che implicitamente incolpano i manifestanti ebrei israeliani dell'accaduto.
Ecco la cronaca:
La manifestazione che ha celebrato il quarantesimo anniversario della riunificazione di Gerusalemme
Una serie di incidenti, subito circoscritti dalla polizia israeliana, hanno caratterizzato una grande manifestazione indetta dalla destra nazionalista israeliana nell’anniversario (secondo il calendario ebraico) della «guerra dei sei giorni» (1967) e di quella che essa ha definito «la liberazione di Gerusalemme», il cui settore orientale era allora sotto controllo giordano. La città, ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu, «è sempre stata la capitale del popolo ebraico soltanto, e non di alcun altro popolo. Questa città non sarà più ferita, o fatta a pezzi. Manterremmo Gerusalemme unita per sempre, sotto la sovranità di Israele». In previsione di incidenti, la polizia aveva schierato un servizio d’ordine imponente. I primi incidenti alla Porta di Damasco, dove si erano riuniti attivisti palestinesi determinati a sbarrare la strada a quelli israeliani. Negli scontri si sono avuti alcuni contusi e due agenti feriti. La polizia ha compiuto alcuni fermi.
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