Abu Mazen non è un "Angelo della pace”
Commento di Fiamma Nirenstein
Dopo Abu Mazen, riceverà anche il Califfo ?
Non so come sia venuto in mente a Papa Francesco di chiamare Abu Mazen "Angelo della pace”.è una scelta bizzarra. Abu Mazen non ha mai dato segno di perseguirla, al contrario. ha messo barriere insuperabili soprattutto sul fronte all'odio contro gli israeliani. Basta prendere qualche frase pronunciata da lui quando ha tenuto il suo discorso all’ONU, per capirlo: di nuovo sono risuonate parole come “genocidio” e il riferimento al Tribunale internazionale contro i criminali di guerra. Questo sono per lui gli israeliani.
Abu Mazen è l’uomo che ha concesso di chiamare una piazza col nome di Dalal al Mughrabi, la leader che comandò l’eccidio di 35 israeliani su di un autobus, fra cui 12 bambini. I terroristi responsabili della morte di migliaia di innocenti, fra cui anche donne e bambini, vengono regolarmente glorificati nel discorso pubblico, sono gli eroi della piazza guidata da Abu Mazen, e le famiglie dei terroristi in prigione ricevono stipendi mensili dal Governo.
Il quotidiano ufficiale dell’Autorità palestinese ha pubblicato una vignetta che celebra il rapimento dei tre teenagers rapiti e assassinati nel giugno del 2014. L’alleanza con Hamas non è piovuta dal cielo: anche se i suoi motivi di opportunità sono evidenti, di certo non è segno di pacifismo che Abu Mazen abbia deciso di stringere un accordo di Governo con un’organizzazione che promette di sterminare il Popolo ebraico e che pratica le sue intenzioni quanto possibile.
Abu Mazen è l’uomo che ha dichiarato che uno Stato palestinese deve essere judenrein; che non accerterà mai che Israele sia denominato "Stato del Popolo ebraico"; che insiste col diritto al ritorno, che smembrerebbe Israele; che non ha mai risposto alla proposta di Ehud Olmert che gli offriva fra il 96 e il 98 per cento dell’West Bank, scambi territoriali, Gerusalemme est e il Monte del Tempio. Fatah, la sua organizzazione, non lesina le peggiori "accude del sangue" nei confronti di Israele, le accuse di apartheid, di genocidio, di violenza sono pane quotidiano alla tv, sui giornali, nelle scuole..l’ondata di terrore che dal 2013 di nuovo infesta le strade di Gerusalemme ha protagonisti che sono in gran parte di Fatah, e non di Hamas. Adesso, forte dei vari riconoscimenti internazionali, Abu Mazen pone condizioni sempre più dure per riprendere le trattative.
Angelo della Pace, prega per noi.
Fiamma Nirenstein