Riprendiamo dalla STAMPA do oggi, 09/05/2015, a pag.14, con il titolo " Via i civili, spianeremo tutto, l'ultimatum saudita allo Yemen" , la cronaca di Maurizio Molinari sulla reazione saudita dopo l'incursione sul proprio territorio da parte dei ribelli houthi.
Massicci bombardamenti su Saada, ultimatum ai civili affinché abbandonino la regione e la promessa di una «durissima risposta militare»: l’Arabia Saudita rovescia fuoco e minacce sull’area dello Yemen roccaforte di «Ansar Allah», la milizia dei ribelli houthi. Aspiegare quanto sta avvenendo è il generale Ahmad Assiri, portavoce delle operazioni militari: «Gli houthi hanno attaccato civili e città nel nostro territorio, hanno superato tutte le linee rosse, non avremo limiti nella risposta». Gli sconfinamenti dei ribelli houthi, negli ultimi tre giorni, hanno causato la morte di almeno 10 civili oltre al fatto che cinque soldati sono stati rapiti. Se a ciò si aggiunge la pioggia di mortai caduta su Najran, obbligando la chiusura di scuole e ospedali, ce n’è abbastanza per descrivere la capacità dei ribelli yemeniti di portare la guerra oltre frontiera.Per il re Salman è una sfida da respingere «con ogni mezzo »: da qui gli intensi raid aerei su Saada, la regione yemenita al confine con l’Arabia da dove partono le incursioni che è poi la roccaforte degli houthi. Secondo testimoni locali sono state te bersagliate basi, centri di comando, case di leader houthi e anche la tomba del fondatore del movimento ribelle. Ma è solo l’inizio perché il comando di Riad ha fatto lanciare sui centri urbani di Saada migliaia di volantini nei quali si chiede a «tutti i civili» di «allontanarsi al più presto» lasciando intendere che l’intervento crescerà di intensità e trasformerà l’«intera Saada in zona di guerra».
Tregua impossibile
L’ultimatum è scaduto alla mezzanotte e migliaia di persone si sono incamminate lungo le arterie stradali, in direzione Sud, sin dal tramonto. Era stato il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, a preannunciare che gli houthi avrebbero attaccato in territorio saudita ed ora è Teheran ad ammonire Riad a frenare le attività militari: «Basta aggressioni contro i civili».Riad in realtà offre anche una tregua umanitaria agli houthi. È il ministro degli Esteri, Adel al-Jubeir, a proporre «cinque giorni di stop a partire dal 12 maggio» ma gli houthi, con il portavoce Mohamed al-Bukhaiti, ribattono: «Non ci hanno comunicato nulla». L’intervento saudita in Yemen è iniziato il 26 marzo, alla guida di una coalizione sunnita, per reinsediare il presidente Abdel Rabbo Mansour Hadi rovesciato dai ribelli houthi in febbraio.
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