Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/04/2015, a pag. 12, con il titolo "Anarchici e neofascisti in corteo: tensioni pre Expo a Milano", la cronaca di Paolo Colonnello.
Invitiamo a leggere gli approfondimenti di Alessandro Bertoldi sul padiglione di Israele all'Expo:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=9&sez=120&id=56268
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=56444
Paolo Colonnello Neofascisti a Milano
Elicotteri, autoblindo, poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa: ieri sera una parte di Milano, uno spicchio ad est che dalla Prefettura, in centro, arriva al Forlanini, ha vissuto le prove generali della tensione che potrebbe verificarsi con la manifestazione prevista per il 1° maggio contro Expo: la «MayDay», in partenza dal primo pomeriggio da Porta Ticinese e a cui parteciperanno 20 mila persone.
Ieri sera la scusa è stata la tradizionale commemorazione per l’assassinio, avvenuto nel 1975, del giovane missino Sergio Ramelli. Un quarantennale che un migliaio di esponenti neofascisti ha celebrato davanti alla Chiesa Rossa di viale Argonne con una messa e poi un concerto iniziato verso le 21 e proseguito fino alle 23, tra bandiere tricolori e saluti romani in una zona caldissima, visto che a poco più di un chilometro confluiva, in piazzale Dateo, un corteo di un migliaio di persone radunate dalla Fiom milanese, dalla Cgil e da una parte di Sel. Manifestazione inizialmente pacifica ma via via sempre più tesa per l’arrivo di un centinaio di esponenti dei centri sociali anarchici che si sono fronteggiati con i nutriti cordoni di poliziotti e carabinieri intenzionati a non far entrare in contatto le due fazioni.
Nuovi controlli
Che la situazione non sia tranquillissima lo si è capito anche dalle perquisizioni che nuovamente sono state eseguite ieri mattina nella zona del Giambellino dove sono stati fermati nuovamente i tre «black bloc» tedeschi rilasciati l’altra sera dal giudice che non ha convalidare la loro espulsione come richiesto dalla Questura. I tre sono stati fermati, insieme a sei giovani italiani, mentre cercavano di liberarsi di un borsone contenente maschere antigas, guanti e colla, armamentario per guerriglia urbana che è andato a completare i 30 martelli spaccavetri ritrovati nella casa occupata dagli «sguattera» tedeschi e francesi, oltre a materiale per fabbricare molotov, decine di mazze e di caschi. I tre risultano segnalati dalla polizia tedesca con precedenti per le manifestazioni più violente in Europa. Questa mattina il giudice dovrebbe convalidare il loro allontanamento coatto in giornata. Ma i giovani europei che si sono dati appuntamento a Milano per dare battaglia domani sono diverse centinaia e arrivano da mezza Europa: ieri i carabinieri hanno fermato altri giovani francesi e inglesi, trovati in possesso di mazze e coltelli.
Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante