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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
25.04.2015 Se un missile cadesse sul Vaticano...
Il giornale della Santa Sede titolerebbe 'Tensione in Piazza San Pietro' ?

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 25 aprile 2015
Pagina: 3
Autore: La Redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Tensione al confine della Striscia di Gaza»

Riprendiamo dall OSSERVATORE ROMANO di oggi, 25/04/2015, a pag.3, con il titolo " Tensione al confine della Striscia di Gaza " il redazionale che segue.

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Se invece che su Israele, arrivasse sul Vaticano...

Che il quotidiano ufficiale della Santa Sede sia fortemente sbilanciato contro Israele, è noto. Anche oggi, dopo che un missile  viene lanciato contro Israele da Gaza, titola "Tensione al confine della Striscia di Gaza". Tensione ? Se un missile venisse lanciato contro il Vaticano, titolerebbe " Tensione in Piazza San Pietro " ?
Nel pezzo poi, secondo tradizione, viene citata prima la risposta di Israele al lancio del missile che l'ha provocata. Anche in questo caso, nulla di nuovo.

Ecco il pezzo:

TEL Aviv, 24. Torna la tensione al confine tra Israele e la Striscia di Gaza dopo mesi di tregua. Carri armati delle forze israeliane hanno colpito questa mattina il nord della Striscia dopo il lancio di un razzo palestinese. L'esercito israeliano ha rilasciato una breve dichiarazione nella quale si sottolinea che sono stati colpiti soltanto obiettivi militari, ovvero postazioni di gruppi armati palestinesi. «Non tollereremo alcun tentativo di danneggiare la sicurezza dei residenti di Israele» si legge nel comunicato dell'esercito. Secondo i funzionari medici palestinesi, ci sarebbero state delle vittime, notizia tuttavia non confermata dalle forze israeliane. Testimoni oculari hanno riferito che gli israeliani hanno mirato a siti ormai abbandonati da Hamas nel nord della Striscia di Gaza, dove operano gruppi minori. E sempre sul piano militare, Washington ha reso noto che fornirà a Israele nuovi caccia F-35. La decisione è stata annunciata ieri dal vicepresidente statunitense Joe Biden, nel corso delle celebrazioni per l'indipendenza di Israele. Si tratta di una decisione significativa, spiegano gli analisti, perché Israele diventa in questo modo il primo Paese del Vicino oriente a disporre dei mezzi più sofisticati finora a disposizione delle forze armate statunitensi.

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ornet@ossrom.va

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