Matrix & Servizio Pubblico: la disinformazione in formato tv
Commento di Deborah fait
http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/puntata-del-22-aprile_531648.html
min. 32.22 MATRIX, puntata del 22 aprile , ore 0.05 Conduttore Luca Telese.Argomento: traffico di migranti.
Luca Telese
La frase che vorrei segnalarvi, pronunciata da una voce fuori campo, mentre andavano in onda le immagini sul traffico di migranti, è la seguente: “Tutto questo è in mano a grandi organizzazioni mafiose internazionali con conti in America, Canada, Svizzera, Israele.”
Allora, amici, la prima cosa che mi ha colpito è stato quel “Israele” e ho pensato: “ ma come, se parlano di cose buone e belle allora Israele diventa Terrasanta o Palestina, entrambe inesistenti, se invece si fa una critica o si lanciano accuse non provate ecco che, all’improvviso, queste due parole nebulose si trasformano come per incanto in.... Israele.
Interessante, vero?
Detto questo, mi sono informata. Ho chiesto a chi ne sa più di me se esistono in Israele organizzazioni mafiose che si occupano del traffico di esseri umani usando conti segreti e la risposta è stata: “Nei territori palestinesi quante ne vuoi !”
Allora, siccome qualcuno diceva che a pensar male spesso si indovina, mi sono venuti in mente i miliardi che la Banca internazionale, la UE, gli USA e i Paesi donatori mandano nei territori palestinesi e a Gaza, miliardi dati a fondo perduto, senza una sola ricevuta, senza mai chiedere l’uso che fanno di quei soldi che piombano loro addosso come uno tsunami col risultato finale che tutta quella ricchezza scompare, ormai da decenni, miracolosamente e misteriosamente, senza dare risultati visibili per la popolazione arabo-palestinese .
Come mai? Nessuno se lo chiede?
Che sia perchè i boss palestinesi, corrotti fino al midollo, non li usano per la la gente che vive in una discreta miseria?
Che sia perchè a Gaza non hanno costruito ancora nemmeno una cuccia per cani dopo aver preteso milioni di euro ? Eppure continuano a chiedere altri soldi, milioni, miliardi, ...non ne hanno più...non gli bastano mai...spariscono tutti regolarmente, inghiottiti chissà dove e chissà da chi, alla faccia dell’idiozia dell’Occidente.
Diciamo che è certo che li spendono per finanziare il terrorismo, per stipendiare gli assassini che sono in galera in Israele, per ungere quella propaganda che sta turlupinando il mondo intero da mezzo secolo. Il resto finisce nelle ville con piscina dei boss tipo Abu Mazen, i suoi figli, i suoi scagnozzi, gli sciacalli, i capi e capetti di Fatah, Olp, Hamas, infine nel traffico di droga e di esseri umani.
Avrete notato che non ci sono profughi palestinesi nei barconi, a volte si spacciano per tali per avere trattamenti di riguardo ( in Italia dire “sono palestinese” significa avere tutte le porte spalancate) ma vengono subito smascherati. No, i palestinesi non si muovono, chi glielo fa fare di rischiare la vita in mare se possono essere mantenuti a casa loro? Tutt’al più arrivano in aereo per aprire “ambasciate” dovunque in Europa ed essere pagati anche per quello.
I giri di soldi nei territori palestinesi è immenso, i legami tra le organizzazioni terroristiche palestinesi che praticamente sono al governo sia a Ramallah che a Gaza e i terroristi degli altri paesi arabi o islamici sono molto stretti e, con i contatti, sono stretti anche gli affari.
Il presidente egiziano Al Sisi continua a costruire muri, circondati da fossati, tra Gaza e il Sinai, il valico di Rafah è quasi sempre chiuso, il tutto per impedire l’entrata in Egitto dei palestinesi e dei loro traffici di armi e droga. Chiusi dentro dall’Egitto, se non fosse per Israele, morirebbero tutti di fame visto che non producono niente altro che terrorismo.
Una volta appurato che il sistema mafioso dei governanti palestinesi ha un potere così grande da dettar legge anche in Europa sorge spontanea una domanda: perchè Matrix ha parlato di poteri mafiosi in Israele dal momento che questo Paese non è mai stato coinvolto nel business dei migranti?
Perchè i territori palestinesi, in quella che viene chiamata Cisgiordania o West Bank, sono diventati di colpo, come per miracolo, Israele? Come mai la “Palestina e la Terrasanta” sono scomparse? Mi piacerebbe avere una risposta, caro signor Telese.
Passiamo brevemente a SERVIZIO PUBBLICO, di Michele Santoro, in onda giovedì 23 aprile alle ore 21.10. http://www.serviziopubblico.it/puntate
Gad Lerner
In studio l’ineffabile Gad Lerner che, come Moni Ovadia, non vorrei mai dover nominare ma a volte è inevitabile. L’argomento era sempre la tragedia dei migranti che muoiono in mare e Lerner ha gridato al genocidio simile a quello degli ebrei. Bene, con tutta la pena che provo per quei disgraziati che muoiono annegati, io sono stufa di veder banalizzare la Shoà e la barbarie dei nazisti.
Senza nulla togliere al dramma delle migliaia di morti che negli anni sono finiti in fondo al mare Mediterraneo non è possibile paragonare quel dramma al genocidio di milioni di ebrei, non è possibile paragonare gli scafisti e i loro complici criminali agli aguzzini diabolici dei campi della morte.
Non è accettabile. Niente mai la mondo potrà essere paragonato al nazismo, alla persecuzione e al genocidio degli ebrei. Insinuarlo significa non sapere cosa è accaduto, significa non essere in grado di valutare la differenza che passa tra il voler cancellare un popolo intero dalla faccia della terra, con ogni mezzo possibile e il lucrare su disgraziati che scappano da guerre e miseria facendoli spesso morire per incuria criminale di gentaglia senza morale e senza coscienza.
Gad Lerner , dall’alto della sua prosopopea, ha banalizzato e offeso la Shoà e il genocidio degli armeni. Oggi a Gerusalemme e a Yaffo dove vivono le due comunità di armeni di Israele è stato ricordato il milione e mezzo trucidato dai turchi alla fine della Grande Guerra.
A Gerusalemme centinaia di armeni, di ebrei ( che furono i primi a denunciare il genocidio armeno per mano dei turchi ) e di rifugiati del Darfur hanno commemorato il genocidio dentro la chiesa e davanti al monumento che ricorda il massacro. Siamo tutti vicini al Popolo armeno in questo giorno della loro Memoria il cui simbolo è un delicato fiorellino azzurro, il “non-ti-scordar- di-me”.
Deborah Fait
“Gerusalemme Capitale di Israele, unica e indivisibile.”