Sul CORRIERE della SERA di oggi, 18/04/2015, a pag.57, con il titolo " Strage di Yarmouk: pacifisti in silenzio ", Sergio Romano "non risponde" al lettore che invece poneva una precisa domanda, dopo aver analizzato l'attitudine anti-Israele a senso unico dei nostri odiatori di professione. Romano evita di rispondere e se la cava con una affermazione che nulla a a che fare con l'analisi del lettore. In poche parole, tutto l'imbarazzo di Sergio Romano in bella evidenza.
Sergio Romano
Caro Romano,
č ingenuo domandarsi dove siano finiti i nostri cosiddetti pacifisti sempre pronti a demonizzare gli israeliani (spesso al grido di morte agli ebrei), per le vittime palestinesi a Gaza (avvenute in risposta a lanci di migliaia di razzi lanciati su civili Israeliani)? Ma come, adesso a Yarmouk l'ennesimo scontro tra estremisti islamici vede perire numerosissimi civili palestinesi (alcuni decapitati, moltissimi bambini sequestrati), e non si assiste a nessuna manifestazione, boicottaggio quantomeno verbale ecc.? No, qui Israele non c'entra e quindi silenzio! Nessuna censura a opera di Abu Mazen (forse perché le vittime sono di Hamas!) nč da parte dei benpensanti universitari britannici e altri che boicottano gli scambi culturali con Israele. Direi proprio che l'ipocrisia degli anti-israeliani viscerali non conosce nč onestā morale, nč vergogna, nč, tantomeno, i pių semplici principi dell'imparzialitā.
Franco Cohen
franco.cohen@yahoo.it
Pubblico volentieri la sua lettera, ma non ho mai attribuito una autoritā indiscussa alle sentenze dei pacifisti.
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