Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 15/04/2015, a pag. 51, con il titolo "Vignette italiane al festival negazionista", l'intervento del vignettista italo-albanese Agim Sulaj e la replica di Pierluigi Battista.
L'intervento di Sulaj, che risponde all'articolo di Battista pubblicato sul Corriere di lunedì 13 aprile e ripreso da IC (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=57859), ci ricorda un classico argomento utilizzato dagli antisemiti, che a propria difesa affermano: "Non sono antisemita, ho persino amici ebrei".
Il fatto di partecipare al festival negazionista di Teheran qualifica il vignettaro che aderisce.
Bene ha fatto Battista a invitare il vignettaro a contattare gli organizzatori del festival. Perché il suo nome sarebbe stato inserito tra quelli dei partecipanti?
Ecco intervento di Sulaj e replica di Battista:


Pierluigi Battista Agim Sulaj
Ho letto con sorpresa l’articolo «Quei vignettisti italiani alla fiera antisemita» di Pierluigi Battista in cui si afferma che le mie vignette antisemitiche sarebbero state segnalate da «l’inutile ente denominato Onu» ( Corriere , 13 aprile). Vorrei chiarire che non ho mai spedito opere in Iran, né ho fatto alcuna vignetta o disegno contro Israele. Quanto all’Onu, sarà anche inutile, però mi ha attribuito tre premi in un concorso ideato e organizzato da Ranan Lurie, un americano israelita. E gliene sono grato.
Agim Sulaj , Rimini
La rettifica andrebbe inoltrata ai responsabili iraniani del Festival della vignetta negazionista (inoltre si dice «antisemite», non antisemitiche).
Pierluigi Battista
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante