Dipendente Rai al festival negazionista di Teheran: lettera al direttore Rai Luigi Gubitosi 15/04/2015
Pubblichiamo la lettera inviata da un lettore al direttore della Rai Luigi Gubitosi:
Egregio Direttore, il 9 maggio prossimo si terrà a Teheran una mostra di vignette negazioniste della Shoà alla quale, come risulta da fonti giornalistiche (Corriere della Sera del 13 aprile u.s.), parteciperà anche un dipendente RAI (quindi pagato anche dai cittadini italiani) di nome Achille Superbi, impiegato presso la sede di Torino. Gradirei sapere da lei come si possa conciliare tale sostegno del negazionismo con l'attività presso un'azienda che si fregia di fare servizio pubblico. Fermo restando il diritto alla libertà di espressione, sostenere il negazionismo è un reato per le leggi della Repubblica italiana perché assimilabile alla diffamazione e mi auguro che ella ne tenga conto, considerati sia la gravità della Shoà che i rigurgiti di antisemitismo che si registrano in diversi Paesi occidentali e che hanno determinato il potenziamento della sorveglianza di luoghi ebraici da parte del Ministero dell'Interno. Auspicando un'immediata presa di posizione da parte dell'Azienda da lei diretta, porgo distinti saluti.