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Avvenire Rassegna Stampa
01.04.2015 L'abituale sbilanciamento del quotidiano dei vescovi
L'Anp alla Corte Penale Internazionale lancia una nuova offensiva contro Israele

Testata: Avvenire
Data: 01 aprile 2015
Pagina: 15
Autore: la redazione
Titolo: «Da oggi la 'Palestina' è nella Cpi»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 01/04/2015, a pag. 15, l'articolo "Da oggi la 'Palestina' è nella Cpi".

Avvenire concede enfasi all'inclusione dell'Anp nella Corte Penale Internazionale (il quotidiano dei vescovi scrive "Palestina", ma non ci risulta che esista uno stato con questo nome) .
E' una mossa che rientra nella strategia battuta da Abu Mazen a partire dall'autunno scorso, quella di combattere la legittimità di Israele attraverso le organizzazioni internazionali.
In realtà, chi dovrebbe temere il giudizio della Cpi non è Israele, che nel conflitto dell'estate passata non ha fatto altro che difendersi cercando di minimizzare le perdite umane da entrambe le parti, ma Hamas, che ha condotto il conflitto utilizzando la popolazione di Gaza come scudo umano e bersagliando le città israeliane di missili.
In più, tutto il pezzo è incentrato su Israele, ad Hamas una sola frase, la solita cura di Avvenire nel non disturbare troppo il terrorismo palestinese.

Ecco l'articolo:

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Lo scudo di difesa di Israele... e di Hamas

«Lo Stato di Palestina» da oggi farà parte ufficialmente della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja e potrà «cominciare a presentare la documentazione relativa a possibili crimini di guerra e contro l’umanità commessi nei Territori palestinesi», ha sottolineato un responsabile del ministero degli Esteri del governo palestinese.

Gli episodi sarebbero avvenuti dopo il 13 giugno 2014: data dell’inizio dell’escalation militare israeliana seguita al rapimento e all’uccisione di tre giovani ebrei in Cisgiordania. La Cpi ha già avviato lo scorso 16 gennaio un’indagine preliminare e ora – ha detto il rappresentante palestinese – saranno subito sottoposte anche le «situazioni» riguardanti la guerra di Gaza, l’espansione delle colonie ebraiche e lo sfruttamento delle risorse nei Territori palestinesi occupati.

Le indagini della Corte, guidate dal procuratore generale Fatou Bensouda, potrebbero prendere in considerazione – ha aggiunto il rappresentante palestinese – «anche crimini commessi da fazioni palestinesi, come quella di Hamas» nei Territori stessi.

Israele non ha sottoscritto lo Statuto di Roma e quindi non è membro della Cpi, ma la Corte ha giurisdizione per i presunti crimini commessi nel territorio di uno Stato aderente; inoltre la Corte non persegue le nazioni in quanto tali, bensì le persone in posizioni di comando a cui sono attribuiti i crimini commessi.

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