Lupi e agnelli? Mai più
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Il lupo e l'agnello
Cari amici,
qualcuno di voi conosce il latino e magari si diverte a usarlo di nuovo. Per loro, riporto una citazione lunghetta, ma molto classica e per me assai gustosa, una favoletta di Fedro:
«Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi.
Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.
Tunc fauce improba latro incitatus iurgii causam intulit:
"Cur - inquit - turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?"
Laniger contra timens:
"Qui possum - quaeso - facere quod quereris, lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor."
Repulsus ille veritatis viribus:
"Ante hos sex menses male - ait - dixisti mihi".
Respondit agnus:
"Equidem natus non eram!"
"Pater, hercle, tuus - ille inquit - male dixit mihi!"
Atque ita correptum lacerat iniusta nece.
Haec propter illos scripta est homines fabula qui fictis causis innocentes opprimunt».
Per gli altri, che non conoscono la lingua di Virgilio, ecco la traduzione: “Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?" L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?" "E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole". "Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato". "Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.”
Barack Obama
Vi chiedete perché vi ricordo questa storia? Mah, è semplice. Non avete saputo che Netanyahu ha mancato di rispetto al Presidente degli Stati Uniti andando a parlare al Congresso senza essere invitato da lui? Mah, veramente in un sistema democratico il potere legislativo è indipendente da quello giudiziario e Netanyahu è stato invitato a parlare dallo speaker della Camera, che ne ha il diritto. Non importa, ha parlato contro l'accordo con l'Iran, che preme così tanto a Obama. Mah, veramente Netanyahu è il primo ministro di Israele e allo stato ebraico questo accordo sembra pericoloso. Non importa, Netanyahu ha rovinato i rapporti con l'America. Mah, veramente i rapporti con Obama sono cattivi dall'inizio, ma la maggioranza degli americani è pro-Israele e così i loro parlamentari. Non importa, gli israeliani mostreranno che non ne possono più di un primo ministro così e ne nomineranno uno più rispettoso. Veramente, hanno dato una bella maggioranza a Netanyahu. Non importa, durante la campagna elettorale ha chiamato i suoi al voto avvertendo che noi avevamo organizzato un massiccio afflusso di arabi che votano per l'opposizione ai seggi, quindi è razzista. Veramente non ha fatto niente contro gli arabi, ha solo avvertito i suoi elettori di andare a votare. Non importa, ha detto di essere contro lo stato palestinese e dunque ha tradito le trattative. Veramente lo sanno tutte le persone ragionevoli che fino a che la situazione rimane questa uno stato palestinese veramente indipendente cadrebbe immediatamente nelle mani di Hamas e questo vorrebbe dire la guerra. Non importa...
Vogliamo continuare? Credo che il meccanismo lupesco della propaganda di Obama sia chiarissimo. Ma c'è solo un però, in questo paragone, grande grande. Forse Obama è un lupo (certo non è una volpe, a me sembra più un mulo, è questione di zoologia). Netanyahu, però, non è un agnello né lo è Israele. “Mai più Auschwitz”, vuol dire anche mai più agnelli, mai più lasciarsi mangiare senza combattere. Prima o poi se ne accorgerà anche Obama...
Ugo Volli