Comprendiamo come le titolazioni dei quotidiani non abbiano dati i risultati degli exit polls a chiusura dei seggi, non era rinviabile la chiusura del giornale. Ma un paio di titoli ci paiono decisamente fuori posto.
Eccoli:
IL GIORNALE, pag. 16: "I duellanti che hanno spaccato il Paese a metà"
Israele è una democrazia in cui gli sfidanti, in sede elettorale, non si risparmiano, ma questo non significa che il Paese sia "spaccato a metà". Israele è unita, come risulta evidente dai momenti in cui deve fronteggiare le minacce che le giungono dai Paesi limitrofi e dal terrorismo palestinese.
LA REPUBBLICA, pag. 4: "Vedrete, per noi palestinesi non cambierà nulla"
La Repubblica non sa più chi intervistare, pur di trovare voci contro Israele. Le parole riproposte nel titolo sono di un'oscura portavoce dell'Olp, Diana Buttu. Peccato che la portavoce dimentichi che Israele è il solo Paese della regione mediorientale in cui tutti i cittadini hanno diritto di voto. Tanto che nelle elezioni di ieri la Lista Araba Unita si è piazzata al terzo posto.