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Corriere della Sera Rassegna Stampa
17.03.2015 Sergio Romano oltre ogni limite: adesso giustifica l'antisemitismo
Lettera di Amit Zarouk, Consigliere dell'Ambasciata di Israele in Italia

Testata: Corriere della Sera
Data: 17 marzo 2015
Pagina: 49
Autore: Amit Zarouk
Titolo: «Lo Stato di Israele e gli ebrei»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 17/03/2015, a pag. 49, con il titolo "Lo Stato di Israele e gli ebrei", la lettera di Amit Zarouk, Consigliere dell'Ambasciata di Israele in Italia.

L' articolo di Sergio Romano di cui scrive Amit Zarouk è stato pubblicato e commentato da IC alla pagina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=57530


Amit Zarouk

Abbiamo letto con attenzione l’analisi del signor Sergio Romano sul fenomeno dell’antisemitismo in Europa ( Corriere , 13 marzo), rilevandovi con nostra sorpresa una sorta di accettazione — qualcuno potrebbe intenderla come un ravvisamento di logicità — dei fenomeni di odio antiebraico e di violenza contro gli ebrei in Europa.   


Sergio Romano

Il fatto che vi sia un’identificazione dell’ebraismo europeo con lo Stato d’Israele, o che in parte alcuni ebrei possano diventare cittadini israeliani, non può assolutamente costituire alcuna giustificazione dell’antisemitismo proveniente dai leader musulmani in Europa. Non è giusto e non può essere giustificato colpire degli ebrei per il solo fatto di essere ebrei né degli israeliani per il solo fatto di essere israeliani. L’appello rivolto agli ebrei a trasferirsi in Israele è una pietra fondante della stessa nascita dello Stato d’Israele. Gli ebrei che scelgono di continuare a vivere in Europa, dove vivono da generazioni e dove la loro vita è profondamente radicata e inserita nel modo di vivere europeo, sono cittadini leali e con pieni e pari diritti rispetto a qualsiasi altro cittadino francese o italiano.   

La parte finale delle parole del sig. Romano, dove viene posto un nesso fra le politiche dei governi israeliani e l’antisemitismo, è anch’essa soggetta a essere interpretata come tendente a giustificare il fenomeno. Il governo israeliano è eletto con elezioni democratiche che riflettono la volontà della maggioranza dei cittadini d’Israele. Colpire gli ebrei in Europa per via delle azioni di un governo in Israele è pura espressione di un «nuovo antisemitismo», che colpisce gli ebrei per il solo fatto di essere ebrei, nascondendosi però dietro il pretesto di un’opposizione al governo d’Israele. La verità, invece, è purtroppo semplice: si tratta di odio per tutto ciò che è ebraico, incluso l’odio per l’unico Stato ebraico al mondo, e ciò esige contrasto e condanna, e non certo accettazione e tentativi di spiegazioni logiche.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

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