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Difendo Pio XII. Noi no, ecco perchè 05/03/2015

Condivido quasi tutti i contenuti di I.C. Tuttavia rimango perplesso sulla continua insistenza da parte Vs. a proposito della figura storica di Pio XII alias Card. Eugenio Pacelli. Eppure, dal 1945 al 1964, tutte le varie Comunità Ebraiche del mondo fecero a gara per manifestare al Pontefice (chiamato anche “Defensor Urbis”, in seguito ai noti avvenimenti successivi all’8 settembre 1943, per cui Roma fu proclamata “città aperta”). Dopo il 1964 uscí un pseudo – dramma dal titolo chiaro “Der Stellvertreter”, il Vicario, di un certo Rolf Hochhuth. Questi era figlio – manco a farlo apposta – di un piccolo “Gauleiter” delle SS. Il ragazzo Rolf non so se fece a tempo a fare parte della Hitlerjugend, qualche cosa come i “balilla” del fascismo, anzi, molto peggio, comunque col mutare del vento fece a tempo a cambiare bandiera. Data la sua versatilità a scrivere, fu ingaggiato dalle nuove autorità della Germania Est a scrivere qualcosa contro i vari “pezzi grossi” dell’Occidente. Un ghiotto boccone fu quindi scrivere su Pio XII, gettandogli fango addosso, come pure su Churchill e altri leader dell’Europa Occidentale. E la massima parte di quello che scrisse sul Papa Pacelli è falsa. Purtroppo molti ebrei non sanno rendersi conto che ciò che fecero tutti gli uomini di Chiesa in favore degli ebrei – fino a morire essi stessi nei troppi lager nazisti – era come se l’avesse fatto Pio XII in persona. Per fortuna non tutti, ma molti di essi continuano a volerlo pervicacemente ignorare. Che pretendevano? Che andasse di persona da Hitler a prenderlo per la collottola e a dirgli “smetti di perseguitare gli ebrei?”. Avete mai pensato a cosa succede se un gruppo di banditi armati fino ai denti piomba in una banca o in un ufficio postale dove c’è della gente inerme, e urla: “Il primo che si muove o chiama la polizia è morto!”? Se un poliziotto (in borghese o in divisa) tentasse di mirare ai banditi, sarebbe un macello. Avete presente quello che successe alle olimpiadi di Monaco del 1972? La polizia tedesca intervenne soltanto quando era sicura di poter avere ragione dei terroristi. Lo stesso mi accadde di sentire da un signore anni fa: questi domandava dove fosse Pio XII la notte dei cristalli (9 novembre 1938). Gli risposi personalmente che il Papa Pio XII la notte dei cristalli era ancora il Cardinale Eugenio Pacelli, che in forza della sua profonda conoscenza della lingua tedesca aveva contribuito alla stesura dell’enciclica del suo predecessore Pio XI “Mit brennender Sorge” (con cura bruciante), unica enciclica scritta non in latino, con la quale scomunicava sia il nazismo, sia il fascismo, sia il comunismo (questo lo si è preferito dimenticare, perché non “politically correct”, come direbbe Clinton…). Con tutto ciò, se Ve ne convincerete, bene. Altrimenti continuerò sempre ad essere amico di Israele, ma capirete, con uno spirito molto in contraddizione.

Mario Salvatore Manca di Villahermosa

Gentile Amico, ci permetta di non essere d'accordo con lei:
1) Hochhut non è quello che lei descrive, la sua pièce su Pio XII era, è vero, un atto d'accusa, ma non certo spinto della autorità comuniste della Germania Est, che con il Vaticano hanno sempre avuto ottimi rapporti.Infatti il suo testo ebbe successo in Europa ma non in Germania.
2
)  La Chiesa, in quanto istituzione, non ha mai fatto nulla per gli ebrei durante il periodo nazi-fascista. Non vanno infatti confusi i singoli gesti di preti e suore, ampiamenti riconosciuti nel dopo guerra. Ma preti e suore non facevano parte di coloro che dovevano essere sterminati, e,di fatto, non avevano alcun potere. Non il Papa.
3) Pio XII rimase in silenzio, anche quando era ambasciatore a Berlino.
4) Non è vero che collaborò all'enciclica del suo predecessore, che non riuscì a renderla nota perchè mori. Pio XII si diede da fare perchè non venisse divulgata, in quanto conteneva critiche al nazismo, questa è la verità.
5) Olimpiadi di Monaco: la polizia tedesca-per sue stesse tardive dichiarazioni- sottovalutò la strage, come fecero anche le autorità sportive. La sicurezza non esisteva praticamente, eppure il terrorismo anti-israeliano era già un pericolo conosciuto.
6) in ultimo, l'autorità morale che il Papa aveva e che non ha esercitato. Non è verò che Hitler se ne sarebbe fatto un baffo, pensi al Re di Danimarca, che gli disse 'tu non toccherai nessuno degli ebrei danesi' e così andò. Come fece anche il Re di Romania. Capiamo come possa essere doloroso per un cattolico affrontare questi temi, ma se l'ha fatto Papa Woitila, quando a Gerusalemme disse ' fratelli ebrei,perdonate il male che vi abbiamo fatto per 2000 anni', allora un esame di coscienza - almeno su Pio XII- va fatto. Solo dopo si potrà mettere una pietra sopra. Non prima.

IC redazione


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