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Israele: una assicurazione sulla vita per gli ebrei 18/02/2015

Mi domando come certi "ebrei da salotto" , che non frequentano le sinagoghe più di 1-2 volte all'anno, che non mandano i propri figli alle scuole ebraiche, che non fanno la spesa nei negozi kasher trovino così inaccettabile l'idea che gli ebrei d' Europa possano pensare di fare l'aliya', oltre che per amore verso Israele, per un forte senso di insicurezza!

Lettera firmata

Se Israele fosse già stata una realtà politica durante la Seconda guerra mondiale, gli ebrei in fuga dalla Germania nazista e rifiutati dai Paesi che pure nazisti non erano avrebbero trovato un rifugio disposto ad accoglierli. Pochi anni più tardi, oltre 800.000 ebrei che vivevano da secoli in Nordafrica e Medio Oriente furono cacciati o costretti alla fuga e trovarono rifugio in Israele. Oggi questo vale per gli ebrei turchi ed europei.
Israele risponde all'aspirazione nazionale del popolo ebraico - il sionismo - ma è anche un'assicurazione sulla vita degli ebrei perseguitati.

IC redazione


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