Non è carino dire 'vi avevamo avvisati', ma...
Commento di Deborah Fait
Manifestanti pro-palestinesi bruciano una bandiera isareliana
“La piaga del terrorismo verrà anche da voi. E’ solo questione di tempo. Arriverà anche da voi, arriverà in Europa... This terror plague will come to you. It’s just a question of time. It will come to you, it will come to Europe” Benjamin Netanyahu, agosto 2014.
Voi, signori d’Europa, a queste parole ridevate, qualche esimio politico commentava, con disprezzo, che noi vedevamo terrorismo dovunque, in internet c’era chi ci malediceva, chi diceva che eravamo noi i terroristi, chi si sganasciava dalle risate e ci sbeffeggiava “questi ebrei sempre a fare i menagrami, hanno il chiodo fisso... parlano continuamente di terrorismo per giustificare quello che loro fanno ai poveri palestinesi”.
E adesso come la mettiamo? Come la mettete adesso, voi che i “poveri palestinesi” li avete sempre protetti, giustificati, aiutati, ricoperti di soldi? Come la mettete adesso che il Califfo vuole punirvi per le crociate e vi minaccia e non gliene frega niente che voi siate amici dei suoi colleghi assassini di Hamas e dell’OLP/Fatah?
Per anni, cari europei, avete lisciato e accarezzato gli arabi, siete stati volontariamente complici dei loro crimini, sempre contro Israele... ”e Israele che si lamenta per quei quattro sigaretti che sparano da Gaza... e Israele che protesta se sgozzano famiglie intere... se bruciano la gente negli autobus... Israele... Israele... sempre loro, questi ebrei, se non ci fossero avremmo la pace nel mondo...”.
Mai una parola di solidarietà per i nostri morti e, quando ci salvavamo grazie ai rifugi dislocati ovunque e all’Iron Dome che spappolava i missili in volo, venivamo addirittura accusati di non morire abbastanza... “voi non morite mai invece a Gaza si!” e noi a spiegare che Hamas usava i civili come scudi umani e metteva le batterie dei missili su case, scuole, ospedali perché Zahal colpisse gli obiettivi che loro volevano e ammazzasse palestinesi. E’ la loro politica infame, spiegavamo, arrivano a far morire i loro figli pur di incolpare noi, dicevamo. Niente, nessuna spiegazione serviva, noi eravamo gli assassini che non morivano mai e loro, gli aggressori, i terroristi, erano le vittime. L’Unione europea sperava di rabbonire gli arabi portando avanti una politica di odio verso Israele (detto tra noi, le riusciva molto bene, proprio spontanea) ricoprendo di soldi i terroristi, crocifiggendo Israele perché voleva e doveva difendersi.
“Ci vuole il dialogo” dicevano! La drammatica situazione attuale del vecchio e stanco continente è da addebitare alla sua assurda politica che si avvolge su se stessa, complice, amica e alleata del terrorismo islamico grazie agli scellerati movimenti pacifisti; cieca e sorda, incapace di accorgersi che il suo stupido buonismo rende sempre più forte e aggressivo l’islamismo in tutti i suoi innumerevoli gruppi e gruppuscoli dediti al terrore e all’assassinio.
Dagli anni 70 del secolo scorso c’è stata un’escalation spaventosa sia nel terrorismo sia nell’ostilità contro Israele: In Israele si moriva e a Roma, Parigi, Bruxelles, Londra dicevano che era colpa nostra, Arafat colpiva l’Europa con attentati e dirottamenti aerei e dicevano che era colpa nostra. Poi c’è stato l’11 settembre e abbiamo sperato che quella immane tragedia li avrebbe fatti pensare. Macchè, anche l’11 settembre era colpa nostra, del Mossad, della CIA. I terroristi furono trasformati dalla fantasia della sinistra pacifinta europea in poveri disperati sfruttati da Israele e dall’occidente, senza contare quelli che, gonfi di soddisfazione, guardavano l’America in ginocchio davanti alle Torri Gemelle implose sopra 3000 morti.
Ben gli sta, dicevano. Alla tragedia dell’America sono seguiti anni di terrore quotidiano in Israele. Tutti i terroristi di Arafat che hanno colpito l’Italia e l’Europa negli anni 70/80, sono stati liberati e fatti scappare dai governi dell’epoca. Non ne hanno preso uno. Gli assassini di Stefano Tachè sono stati aiutati a fuggire in Grecia e da là a Tripoli nel quartier generale di Arafat. I terroristi di Fiumicino, attentato primo e attentato secondo, sono scomparsi, quelli dell’Achille Lauro, guidati da Abu Nidal, messi su un aereo per volare anch’essi a Tripoli e a Bagdad.
Una complicità vergognosa e criminale con a capo Craxi e Andreotti, Andreotti e Craxi mentre la politica italiana con pochissime eccezioni (i radicali di Marco Pannella e i repubblicani di Spadolini) si inginocchiava, servile e ammirata, davanti ad Arafat. Azioni gravissime di cui mai nessuno ha chiesto scusa. La malattia europea è un viscerale e acritico antisemitismo/antisionismo, impossibile da cancellare e incompreso anche da alcuni ebrei. Ehilà , amici, vi siete dimenticati l’antisionismo che è l’altra faccia, quella vera, dell’antisemitismo.
Bravi, difendete la società pluralista, il problema è che “gli altri” mica lo capiscono, mica sono tanto d’accordo con voi. A voler fare i pluralisti con chi non conosce nemmeno il significato della parola può portare dritti in bocca al pescecane! I figli di Allah e i loro seguaci europei vi aspetteranno al varco. La complicità europea con gli arabi, questo essere sempre contro Israele, questa capacità di trasformare l’antisemitismo storico nel più attuale e velenoso antisionismo si sta rivoltando contro l’Europa stessa che, prigioniera di ideologie suicide come il buonismo e il muticulturalismo, sta implodendo e ripiegandosi su se stessa.
Ci stiamo avviando a passi da gigante verso il punto di non ritorno, i musulmani sono scatenati e non intendono ragioni, mi auguro che gli europei abbiano capito che non c’è un islam moderato ma solo l’Islam di cui una parte ammazza senza pietà e l’altra, senza altrettanta pietà, sta a guardare.
Attentati di Parigi! Si ricorda quasi quotidianamente il massacro al C.H. ma si fatica, si fa un’immane fatica a parlare dell’altro massacro, quello contro gli ebrei al supermercato kasher fino ad arrivare alle ignobili dichiarazioni di Obama che ha liquidato l’attacco agli ebrei come avvenuto “per caso”. Qualcuno ha chiesto scusa a nome suo. Non ha nemmeno avuto il coraggio di scusarsi personalmente, un presidente cui si dovrebbe chiedere conto delle sue responsabilità nella drammatica situazione attuale. Un presidente della ex (grazie a lui) più grande potenza del mondo.
Veniamo a ieri, a Copenhagen. Ancora terrorismo, sparatorie, morti. Gli attacchi si sono succeduti in due parti, la prima contro un internet cafè dove era in corso un incontro sulla libertà di stampa, 1 morto. La seconda contro una sinagoga di Copenhagen dove era in atto una festa di Bar Mitzvà, secondo morto, un ebreo di 37 anni ammazzato mentre cercava di impedire l’attacco all’interno della sinagoga dove il terrorista, un ventiduenne di nome Abdel Hamid El Hussein e si crede altri tre complici, avrebbe potuto fare una strage.
La Danimarca che aveva difeso gli ebrei contro Hitler, oggi si trova impreparata contro il nazismo del XXI secolo. Paura Europa? Brutta bestia la paura. La Germania ha cancellato tutti i cortei di carnevale, le strade sono deserte, incomincia il panico, gli obiettivi sono la libertà di stampa, quindi i media e i centri culturali, e gli ebrei, gli ebrei sempre, qualsiasi terrorismo o rivolta vede sempre gli ebrei come obiettivi preferiti, succede dalla notte dei tempi. Gli ebrei, cittadini europei da millenni e non accettati da altrettanti millenni.
E’ del tutto inutile oltre che terribilmente ipocrita che i governanti europei si offendano se Netanyahu, PM dello stato sionista, fa sapere, legittimamente, che Israele accoglierà sempre a braccia aperte qualsiasi ebreo volesse trovarvi rifugio. Perché non dovrebbe farlo? Perché non dovrebbe rassicurarli dicendo che, se vorranno, Israele è casa!
Cari miei, lo Stato Islamico è arrivato nel golfo della Sirte, lasciando al suo passaggio una quarantina di teste mozzate, e il Califfo Nero ha subito dichiarato “Attaccheremo l’Italia crociata con i missili”. E come ha reagito Gentiloni, il ministro degli esteri? Come si difenderanno dal terrorismo la vecchia Europa e la nostra Italia che sta proprio là, di fronte agli uomini neri dell’IS ? Beh, potrebbero sempre provare a dialogare! "Non possiamo accettare che a poche ore di navigazione dall'Italia ci sia una minaccia terroristica attiva. Siamo pronti a combattere", dice invece, e a sorpresa, Gentiloni. Ma come, signor ministro! Ma come signor Ministro! Ma come! Vi rimangiate tutti i buoni consigli dati a Israele. Volete combattere? E il dialogo?
Giustamente rifiutate la minaccia terrorista di fronte a voi, al di là del mare, avete una paura barbina, e a noi dite che dobbiamo accettare di averli dietro casa regalando loro territori che porterebbero Israele al suicidio? Anzi non ce lo dite, ce lo imponete! A noi dite che dobbiamo dialogare con i terroristi che ci colpiscono da decenni e voi siete pronti a combattere contro il Califfo che è arrivato solo ieri di fronte alla Sicilia? Noi possiamo morire per mano di belve assassine che vogliono rubarci il Paese e massacrare gli ebrei e voi no? Dove è finito il tanto sbandierato pacifismo europeo che ci ha tormentato e rotto le scatole per anni?
Chissà, magari avrete anche la faccia tosta di chiederci in prestito, all’occorrenza, l’Iron Dome, dopo averci rimproverati di non morire abbastanza grazie alla sua enorme utilità nella difesa di Israele? Secondo i vostri pacifinti, Pace-Palestina, Palestina nel cuore e altre organizzazioni antisemite avremmo dovuto metterlo in cantina e lasciarci colpire dai missili di Hamas. Per Israele difendersi è una colpa, per voi è un diritto? Il diritto alla difesa dovrebbe essere di tutti, non credete? Chissà se la paura vi renderà più umani verso Israele, ne dubito ma lo spero e siccome non sono vendicativa vi auguro ogni bene però, d’ora in poi, guardatevi le spalle e chiamate in caso di bisogno. Israele non rifiuta mai il suo aiuto.
Deborah Fait
Gerusalemme Capitale di Israele, unica e indivisibile