Antisemitismo endemico in Europa orientale 11/02/2015
Per esperienza personale posso assicurare che in Estonia e Lettonia l'antisemitismo e' ancora forte e per una larga parte della popolazione Hitler e' un eroe. In una delle pagine del Ministero della Cultura estone trova la biografia di Friedrich Kurg (http://kultuur.elu.ee/ke480_kurg.htm) che e' celebrato come un eroe. In realta' egli fu la persona che organizzo' l'olocausto in Estonia uccidendo molte migliaia di ebrei (http://eja.pri.ee/history/Holocaust/holokost_broshure_en.pdf) ma ancora oggi per l'Estonia e' un eroe. Nella principale piazza estone a Tallinn hanno messo il monumeto della vittoria, che chiaramente si ispira alla croce di ferro nazista (http://en.wikipedia.org/wiki/War_of_Independence_Victory_Column).
Lettera firmata
Nell'Est Europa l'antisemitismo è ancora endemico. L'operazione di ripensamento dei crimini commessi contro gli ebrei che si è sviluppato, sebbene solo parzialmente, nell'Europa occidentale, è stato un processo totalmente assente dell'Europa orientale, anche per responsabilità della sterilizzazione culturale sovietica. Basti pensare che l'esodo della maggior parte degli ebrei polacchi sopravvissuti alla Shoah, 300.000-400.000 persone, non lasciarono il proprio paese immediatamente dopo il 1945, ma dopo i sanguinosi pogrom del 1947 (a partire dal più efferato, svoltosi a Kielce). E che l'epurazione definitiva degli ebrei dallo Stato polacco avvenne dopo il 1968 e fu avallata, venti anni più tardi, dalle forze politiche che salirono al potere alla caduta del regime comunista. Non dissimile la situazione nei paesi baltici, in Bielorussia e Ucraina.