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Bombardare Auschwitz: perché gli Alleati non lo fecero? 09/02/2015

Pubblichiamo la recensione al libro "Bombardare Auschwitz", ne ha parlato Arcangelo Ferri in una intervista su Radio Radicale:

Nell’aprile 1944 due prigionieri slovacchi fuggirono dal campo di concentramento di Birkenau, partendo da un punto dove era in corso la costruzione di una nuova sezione del lager. Avevano capito che lì sarebbero stati rinchiusi gli ebrei ungheresi in un futuro molto prossimo. Questi due fuggitivi, Rudolf Vrba e Alfred Wetzler, descrissero le guardie SS intente a dire che lì sarebbero arrivati “i salami ungheresi”, in altre parole che gli ebrei ungheresi stavano per essere uccisi. Dopo tutto l’Ungheria era stata occupata dalle forze armate tedesche solo poche settimane prima, nel marzo 1944. Vrbva e Wetzler fuggirono, si fecero strada gradualmente verso la Slovacchia, arrivarono a Bratislava in un paio di settimane, trovarono i leader della comunità ebraica e si incontrarono con il gruppo clandestino interno al Judenrat, il Consiglio ebraico a Bratislava. In questi incontri raccontarono dove erano stati e ciò da cui erano scampati. Scrissero un rapporto dettagliato in slovacco, che fu poi tradotto in ungherese e in tedesco, inviato in Ungheria per avvertire che gli ebrei del Paese stavano per essere deportati a breve e spedito in tedesco a fonti neutrali in Svizzera con una richiesta di trasmetterlo ai leader ebrei occidentali e ai leader politici alleati dell’Occidente. Il rapporto arrivò in Occidente a giugno 1944. Parallelamente a questa fuga da Birkenau accadde un altro fatto: l’aviazione americana, che stazionava in Italia, dall’autunno 1943 iniziò a fotografare dall’alto l’area di Auschwitz -Birkenau. Le fotografie aeree erano parte dei preparativi degli Alleati occidentali per bombardare significativi obiettivi militari che distavano solo pochi chilometri dal campo di Birkenau stesso, l’area chiamata Buna, uno stabilimento dell’IG Farben che era prossimo a essere completato, dove i tedeschi intendevano produrre olii e gomma sintetica per il loro sforzo bellico. Gli Alleati continuarono a fotografare quest’area dall’alto per diverse volte ancora in primavera ed estate fino ai primi giorni dell’autunno 1944 e, in seguito a quelle foto aeree, inviarono diverse missioni a bombardare la zona. I bombardamenti non ebbero molto successo nella distruzione di questo impianto industriale, ma nel corso dei voli gli aerei fotografarono i campi di sterminio più volte. Perché quelle foto non furono mai utilizzate e perché l'amministrazione "democratica" di Roosevelt non fece nulla per bombardare quei campi? Abbiamo posto queste domande ad Arcangelo Ferri, giornalista della Rai, che ha pubblicato per "Il Saggiatore" il volume dal titolo "Bombardate Auschwitz" che ricostruisce i retroscena di questa assurda vicenda: http://www.radioradicale.it/scheda/433256/bombardate-auschwitz-il-saggiatore-intervista-ad-arcangelo-ferri 


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