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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.02.2015 IC 7 - Il commento di Giacomo Kahn
Dal 25 al 31 gennaio 2015

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 febbraio 2015
Pagina: 1
Autore: Giacomo Kahn
Titolo: «IC 7 - Il commento di Giacomo Kahn»

IC 7 - Il commento di Giacomo Kahn
Dal 25 al 31 gennaio 2015


Il neo presidente Sergio Mattarella rende omaggio alle Fosse Ardeatine

La settimana appena trascorsa è stata dominata sulla stampa italiana da tre principali argomenti: le Celebrazioni per il Giorno della Memoria che quest'anno coincidevano con il 70mo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, la vittoria nelle elezioni greche di Tsipras, e l'elezione del presidente della Repubblica Italiana.

In qualche modo, con l'inaspettata visita privata del neo presidente Sergio Mattarella alle Fosse Ardeatine, questi tre argomenti si fondono in un continuum in cui il passato della storia dell'Europa, il presente con le incognite di violenza islamista e il futuro di una Europa più solidale e più attenta ai bisogni delle sue popolazioni, diventano lati tutti di una stessa medaglia. Non è possibile infatti pensare a una Europa forte, accogliente, interlocutore ascoltato, se si rinuncia a ricordare, o si tenta di ignorare, sulla base di quali eventi straordinari e drammatici è nata l'idea di Europa unita, di nazioni che rinunciano ad una parte del loro potere statutale a vantaggio di una gestione condivisa di parte dell'economia con una moneta unica, dei rapporti internazionali, delle politiche di difesa.

Questa idea dell'Europa, come tante volte si ripete, nasce dalle ceneri della Shoah, e dal riconoscere - e il presidente Mattarella lo ha fatto come suo primo atto pubblico - che si è realizzata con il sacrificio di milioni di persone che hanno chiaramente compreso che il nazismo e il fascismo non solo erano forme dittatoriali e totalitarie, ma erano (e purtroppo continuano ad essere) sistemi culturali di prevaricazione, di controllo e dominio dell'uomo sull'uomo.

Nelle forme della modernità il fascismo e il nazismo non sono però uguali a come lo erano 70 anni fa, se non per pochi nostalgici. Bisogna guardare al web per comprendere l'evoluzione di questi movimenti estremisti e reazionari, così come solo navigando su internet si può capire che il nazismo del XXI secolo si chiama radicalismo islamico, rispetto al quale quei distinguo, quei tentativi di comprenderlo o di limitarlo ad una parte del globo, appaiono penosi e soprattutto incapaci di comprendere il fenomeno.

In questo, la minimizzazione fatta persino da chi non te lo saresti aspettato - Papa Francesco - contribuisce ad abbassare ulteriormente la guardia, quando invece le minacce dell'Isis contro Roma, cristiani ed ebrei si rinnovano. Non commettiamo oggi lo stesso errore che fu commesso nel 1933 quando, nonostante le chiare e nette parole di odio, la maggioranza del popolo tedesco consegno ad Hitler il potere. Quell'errore si chiama sottovalutazione.


Giacomo Kahn, direttore Shalom


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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