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Euronews: lo scandalo della TV europea, finanziata anche da noi Matrix, la puntata del 27 gennaio Commento di Deborah Fait
Euronews ha una lunga tradizione di bugie, è un concentrato di disinformazioni su Israele e propaganda filopalestinese, è quindi naturale che questa usanza continui sempre e comunque per poter rappresentare degnamente la sottomissione dell’Unione europea al potere arabo. http://it.euronews.com/2015/01/28/israele-bombarda-il-sud-del-libano-muore-un-soldato-spagnolo-dell-onu/#.VMoznXoKqXw.facebook Come saprete Hezbollah, famosissima organizzazione terroristica antisemita, ha lanciato decine di razzi contro Israele, in una strada statale lungo il confine tra Israele e Libano dove passano i veicoli della ronda israeliana ma anche macchine civili, i razzi hanno colpito in pieno una camionetta di soldati, ne hanno ammazzati due e feriti altri sette. Naturalmente non era la prima volta che Hezbollah sparava missili contro Israele, lo fa spesso, lo fa da anni per esercitarsi, per non perdere le buone abitudini. I due soldati ammazzati avevano 20 e 25 anni, Israele ha risposto puntando esattamente verso il luogo da cui partivano i razzi e un casco blu dell’ONU è rimasto ucciso. Come mai? Che ci faceva un soldato delle forze di pace delle Nazioni Unite vicino ai terroristi, pensava fossero là per una scampagnata? I caschi blu dovrebbero stare nella zona cuscinetto per impedire a Hezbollah di fare terrorismo contro Israele, o no? Purtroppo sappiamo che le forze ONU non servono a niente, hanno una paura maledetta dei terroristi e li lasciano fare permettendo loro di armarsi e di riempire i loro hangar con migliaia di missili iraniani. Scusate, mi sono persa nei ragionamenti, dunque ritorniamo a bomba, è il caso di dirlo, Hezbollah colpisce Israele e fa vittime, Israele risponde, muore il casco blu spagnolo e Euronews dà la notizia esattamente così: “Israele bombarda il sud del Libano, muore un soldato spagnolo dell’ONU”. Nemmeno un accenno alla camionetta israeliana ridotta a un ammasso di ferraglia fumante, nemmeno un accenno ai nostri due ragazzi morti e agli altri 7 feriti. Niente. Zero. Come non fosse accaduto. Io mi chiedo se non provano mai vergogna, se non hanno mai un ripensamento, se qualcuno dei loro scribacchini non pensi mai “ohibò, ma perché stiamo imbrogliando la gente?” I nostri due ragazzi si chiamavano Dor Haim Nini, 20 anni e Yochai Kalangel, 25 anni, lascia la moglie e un bambino di 8 mesi. Nessuna TV ha fatto vedere i funerali di questi due ragazzi, lo strazio delle mamme nel dover dare l’ultimo saluto ai due ragazzi che avevano tutta la vita da vivere. Israele è fatto di vedove, di orfani, di madri e padri che stentano ad accettare di sopravvivere a figli ancora quasi bambini ammazzati nella sporca guerra dei terroristi, figli morti per difendere il nostro paese. Genitori che, quando i figli partono soldati, vivono coll’incubo di sentir bussare alla loro porta. In un articolo precedente parlavo di altre mistificazioni della televisione dell’Unione Europea, del solito tentativo di falsare la realtà, come nel caso della morte da infarto di un ministro palestinese, mentre manifestava contro Israele ,trasformandola in omicidio perché “preso per il collo da un soldato” http://it.euronews.com/2014/12/20/bombardamento-nella-striscia-torna-a-salire-tensione-israele-palestina/ Guardando Euronews c’è di tutto e di più, notizie date correttamente in inglese e poi manipolate dal giornalista italiano di turno. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=45010
Matrix: edizione speciale del 27 gennaio (Canale 5)http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/510390/puntata-del-27-gennaio.html
La trasmissione poteva essere quasi perfetta, collegamenti coinvolgenti e molto emozionanti, pubblico educato e silenzioso, purtroppo hanno voluto rovinare il tutto invitando il controcanto antisemita arabo. Quando Fiamma Nirenstein è intervenuta per fermare quella valanga di odio, la Benali non la lasciava parlare, “è un delirio” le diceva, e nel momento in cui è intervenuto anche Riccardo Pacifici per contestarla, ha detto sorridendo con disprezzo “ah ecco, lui parla come la sua amica da Gerusalemme”.
Peccato, è stato un vero peccato che Telese, per amore di non si sa che, abbia rovinato un servizio che, per una volta, poteva riuscire molto ben fatto. Una trasmissione sulla Shoà non meritava di essere sporcata in questo modo volgare e odioso in nome della solita ipocrisia e della solita paura dell’islam che impone la par condicio musulmana per ogni cosa che riguardi cristiani o ebrei. Lo sanno che, immancabilmente, l’arabo presente in studio butta tutto in caciara, lo sanno eppure li invitano sempre, lo fanno per paura, per animare le trasmissioni, per ordini superiori, non si sa. Risulta incomprensibile e tanto più assurdo che si invitino persone che, per tradizione culturale, odiano gli ebrei, in una trasmissione che parla del loro sterminio per mano delle belve naziste in alcuni casi aiutate nei lager da SS arabe mandate da Amin Al-Husseini, zio di Arafat, amico e socio di Hitler nel desiderare il genocidio degli ebrei in Europa e in Palestina, http://www.corsodireligione.it/attualita_2/islam_e_nazismo.htm Luca Telese è caduto nella trappola del politicamente corretto, si è impantanato colle proprie mani, ha permesso che una bella trasmissione precipitasse, almeno per alcuni momenti, in una spirale di pessimo gusto, di banalità e livore. Peccato!
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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