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Informazione Corretta Rassegna Stampa
28.01.2015 Agorà, speciale Shoah... con Moni Ovadia
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 28 gennaio 2015
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Agorà, speciale Shoah... con Moni Ovadia»

Agorà, speciale Shoah... con Moni Ovadia
Commento di Deborah Fait

Agorà, speciale Shoà, 27 gennaio ore 8 - Rai 3
https://www.facebook.com/agorarai

Cosa può fare un essere umano per trasformare un’immane tragedia in una oscena banalità? Quanto deve sforzarsi uno per arrivare a questo? Nei miei articoli non parlo mai di Moni Ovadia per una specie di avversione emozionale e non capisco come mai, ogni anno, per le commemorazioni della Giornata della Memoria lui sia sempre ospite fisso in Rai.

Questa mattina durante la trasmissione Agorà, speciale Shoà, Gerardo Greco ha fatto a Ovadia la domanda di rito sulla Giornata della Memoria, la risposta è stata: "Proporrei che questo giorno si chiamasse GIORNO DELLE MEMORIE”.
E poi via colla sua solita tiritera: “nel mondo ci sono stati tantissimi altri genocidi, gli armeni, i filippini trucidati dai giapponesi, i rom e sinti, gli antifascisti, i cambogiani, gli etiopi massacrati dal fascismo, gli indiani d’America e 20 milioni di russi tra cui 2 milioni di ebrei.......”


Moni Ovadia

Bene! Mi sono stufata! Queste opinioni sono purtroppo molto comuni, basta andare su internet , leggere un po’ qua e un po’ là per rendersi conto di quanti omuncoli ammorbino il web, quindi è bene chiarire le cose: Il 27 gennaio non è una data a caso ma fu una scelta ponderata per ricordare la liberazione dall’inferno di Auschwitz di chi era sopravvissuto all’orrore. Quel giorno, il 27 gennaio del 1945, le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio e videro quello che mai avrebbero potuto immaginare. Un generale sovietico lo testimoniò: “ho visto di tutto in questa guerra, ogni bruttura, ogni bestialità, ma entrare in quel campo è stato come vedere l’inferno”.

Quindi, signori omuncoli, ogni 27 gennaio viene commemorato quello specifico inferno, Auschwitz, dove furono uccise 1.700.000 persone, più di un milione erano ebrei. Gli altri erano politici, disabili, rom e sinti, dissidenti, sempre puntualmente e giustamente ricordati durante le cerimonie di commemorazione. Ad Auschwitz non esistevano prigionieri armeni, filippini, cambogiani, etiopi, indiani d’America ecc., nessuno di questi eccidi è stato commesso dai nazisti quindi non sarebbe logico ricordarli il 27 gennaio, anzi sarebbe un enorme errore storico oltre che abominio nei riguardi di quei milioni passati per i camini dei crematori.

Allora che fare per impedire agli omuncoli di ripetere ogni anno le stesse idiozie offendendo le vere vittime del nazismo? Basterebbe una proposta all’ONU per stabilire una giornata per tutti gli altri genocidi o tante giornate per ogni genocidio esattamente come è stato fatto per gli italiani finiti nelle foibe di Tito. Gli ebrei ammazzati dai nazisti e dai loro complici europei furono un’intera nazione, 6 milioni, razziati in ogni paese d’Europa, dalla Germania fino alla Romania, dalla Polonia alla Spagna, dall’Ucraina alla Grecia per un motivo semplicissimo: Hitler si era proposto di eliminare un’intera razza, quella ebraica; lo aveva scritto nel Mein Kampf e, nel 1942, i suoi generali lo decisero ufficialmente a Wannsee. Gli ebrei, e non altri, andavano eliminati come popolo. LA SOLUZIONE FINALE! Mai sentito parlare di questo, signor Ovadia? http://en.wikipedia.org/wiki/Wannsee_Conference

(La conferenza di Wannsee fu una riunione di ufficiali nazisti, a Berlino il 20 gennaio 1942. Lo scopo della conferenza era di assicurare la cooperazione dei leader dei vari governi (europei) per l’applicazione della SOLUZIONE FINALE DEL PROBLEMA EBRAICO)

E’ abbastanza chiaro adesso? Lo ripeto ancora una volta: SOLUZIONE FINALE DEL PROBLEMA EBRAICO. Da quel momento ebbe inzio la caccia all’ebreo in tutta Europa, è quindi logico, giusto, sacrosanto che il 27 gennaio si pianga per I SEI MILIONI DI EBREI ASSASSINATI, TRA CUI UN MILIONE E MEZZO DI BAMBINI e per nessun altro dei popoli elencati da Ovadia!

Lo grido e lo griderò sempre perché banalizzare quella tragedia, falsificare la storia, è una cosa sconcia, ingiusta e abominevole che sento da troppi anni. Gli ebrei non erano nemici, non erano dissidenti, erano fedeli cittadini dei loro stati nazionali, cittadini comuni, commercianti, intellettuali, medici. A Vienna, all’inizio delle persecuzioni, si suicidarono più di 100 ebrei per la delusione e il dolore di essere perseguitati dal paese che amavano e che avevano servito sempre fedelmente.

Aggiungo, per chi non lo sapesse, che quando i russi portarono i sopravvissuti di Auschwitz verso est, i polacchi, non i nazisti, i bravi polacchi riuscirono a fare un ennesimo pogrom tra quei morti viventi e ne ammazzarono un’altrra ventina, così, tanto per non perdere l’abitudine.

E le leggi razziali del 1938? Vogliamo parlarne? Per chi furono pensate e decise? A chi furono applicate? Agli ebrei e nessun altro, furono cacciati dalle scuole, dai luoghi di lavoro, dalle università, nel silenzio generale dei loro connazionali . Furono ridotti ad essere non-persone, privati di ogni diritto. Non erano filippini o nativi americani o antifascisti e rom. Erano ebrei e quelle leggi furono la preparazione per il loro sterminio. Ogni anno quei 6 milioni vengono uccisi un’altra volta da gente senza coscienza e priva di onestà intellettuale.


Liliana Segre

Tornando alla incomprensibile visibilità che ogni anno la Rai e i media danno a Moni Ovadia vorrei sapere quale relazione abbia il “drammaturgo” col Binario 21 visto che la Repubblica ha messo in prima pagina una sua gigantografia. Cosa c’entra Ovadia con quel Memoriale?
file:///C:/Users/user/Desktop/binario%2021%20222.htm

Il Binario 21 (Milano) da dove partivano i vagoni merci verso i campi di sterminio, è stato un progetto voluto dalla Comunità ebraica milanese e realizzato dallo Studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati. Da quel luogo terrificante furono deportati 605 ebrei in una sola mattinata, tornarono in 22 e l’unica superstite ancora in vita si chiama Liliana Segre. Allora, non sarebbe stato logico mettere in prima pagina una sua fotografia anziché quella di uno col copricapo arabo? Hannah Arendt scrisse “La banalità del male”, la sua teoria era che gli assassini nazisti fossero degli omuncoli perché solo da gente moralmente misera può nascere il male assoluto. Anche la stupidità assoluta.


Deborah Fait
Gerusalemme capitale di Israele, unica e indivisibile


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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