Non solo piangere gli ebrei morti, ma difendere anche quelli vivi 26/01/2015
Ci stiamo avvicinando al 27 gennaio e al momento in cui l'Europa ipocrita "celebrerà "con enfasi la "Giornata della Memoria". Sembra che queste manifestazioni siano un atto dovuto non il frutto di una reale presa di coscienza. L'Europa è stata il mattatoio degli Ebrei e ancora oggi è uno dei luoghi nei quali più violento è l'odio antisemita, ma il 27 Gennaio il finto ed ipocrito buonismo europeo e anche italiano si ricorderanno di quella tragedia che contribuirono a realizzare e che sembra non abbia insegnato nulla a nessuno. Per la cronaca sono un cittadino italiano di religione cattolica, questo per evitare possibili fraintendimenti.
E.R.
L'Europa ha fatto i conti soltanto in misura molto limitata con la Shoah, un evento specificamente europeo. Il sentimentalismo di cui si riempiono molte cerimonie nel Giorno della Memoria non serve a nulla, mentre sarebbe utile chiarire come sia necessario difendere gli ebrei vivi, non piangerre per quelli morti. Per questo oggi bisogna difendere l'unico Stato che offre una barriera all'antisemitismo: Israele.