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Il pericolo islam 19/01/2015

Non ho potuto fare a meno di ascoltare i commenti politico-giornalistici all'indomani dei fatti di Parigi: si fatica a trovare un politico o un commentatore realmente consapevole di cosa sia l'islam. Probabilmente pochi di quelli che parlano di musulmani moderati, sanno che è l'islam a non essere moderato: ci viene detto quasi ogni giorno che i jihadisti applicano un'interpretazione radicale dell'islam.
Non è affatto vero: costoro applicano alla lettera quanto è scritto nei loro testi sacri; semmai sono i musulmani cosiddetti moderati, quelli che interpretano. Il loro profeta, l'essere perfetto, l'incriticabile, l'irrappresentabile, ne ha combinate di tutti i colori, per usare un eufemismo. Tanto per citare la sua biografia ( Sahih Al-Bukhari, Vol. 5, 59:522, Vol 1, 8:367 ) l'irrappresentabile ha sposato e violentato una ragazza ebrea chiamata Safiyyah il giorno stesso in cui suo marito e la sua famiglia sono stati sterminati nella battaglia di Khaibar. Ricordiamo anche che l'essere perfetto si è preso in moglie una bambina di 6 anni, Aisha, avendo rapporti con lei ( Sahih Al-Bukhari, Vol 5, 58:234-236 ), e tralasciamo l'orribile resto, dal momento che la lista è lunga. 
Per me, che sono cristiano, è blasfemo il verso che giganteggia nella cupola della roccia a Gerusalemme, dove un tempo c'era il tempio di Salomone, che recita:
O voi, popolo del Libro ( Bibbia ), non travalicate i limiti della vostra religione e parlate di Dio solo con verità. Il Messia, Gesù, figlio di Maria, è soltanto un inviato di Dio e la sua parola, che egli ha trasferito in Maria, è uno spirito che procede da Lui; credete dunque in Dio e nei suoi inviati e non dite che essi sono Tre. È molto meglio per voi. Dio è solo un unico Dio. Non si addice a lui avere un Figlio. ( Corano 4:170 ).
Mi permetto di enfatizzare il passaggio "È molto meglio per voi". Negare le nostre sacre scritture è la specialità dell'islam, tanto che a molti islamici, passando dall'ultraterreno al terreno, piace negare l'Olocausto, a sfregio di tutte le prove documentali che ci sono. L'agenda dell'islam, parola che tradotta vuol dire sottomissione, è di sottomettere i popoli infedeli ( khafir ), e spazzare via Israele dai libri di storia, per citare Ahmadinejad. Al club degli spazzini volenterosi si è aggiunta di recente la Turchia, che raccogliendo l'eredità dell'impero Ottomano, aspira a guidare il mondo islamico alla liberazione di Gerusalemme. Davutoglu, primo ministro turco che era in prima fila nella marcia di Parigi, qualche giorno prima aveva ospitato un comizio di Meshal, il capo di Hamas, battendo le mani con gioia ad ogni riferimento alla liberazione ( armata ) di Gerusalemme, guidata appunto dalla Turchia.
Per gli ebrei, per Israele, e anche per i cristiani, si sta mettendo molto male. Mentre i nostri governanti inseguono ciecamente i musulmani moderati per baciargli la pantofola, l'islam sta portando avanti la guerra, contro i cristiani, contro gli ebrei, e contro Israele.
Il sostegno dell'occidente a Israele è ai minimi storici, e continua a scendere. Un giorno non molto lontano, abbandonato dagli amici, Israele sarà solo e circondato da nemici islamici.
Posso azzardare un pronostico? Saranno sconfitti, ma non dalla forza di Israele.

Marco De Lellis

Un po' sibillina la sua frase in chiusura. Sta anche a noi fare in modo che le democrazie aprano gli occhi sull'islam, una religione-stato che si propone di sottomettere il mondo. Israele è in prima fila, ma non è senza amici, anzi.

IC redazione


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