Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Resistere, ridere, sognare: molto, molto ebraico Daria Gorodisky ricorda Wolinski,Topor,Jodorowsky
Testata: Corriere della Sera Data: 18 gennaio 2015 Pagina: 12 Autore: Daria Gorodisky Titolo: «Il fratello di Babbo Natale»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA/LETTURA di oggi, 18/01/2015, a pag.12, il commento di Daria Gorodisky dal titolo " Il fratello di Babbo Natale"
Topor Wolinski
Aveva scoperto i fumetti quando gli americani iniziarono a sbarcare in Nord Africa: lui, bambino ebreo nato a Tunisi nel 1934, andava pazzo per i comics che uscivano dagli zaini di quei soldati venuti a combattere i nazisti. Poi, già adulto, negli anni Sessanta, Georges Wolinski resta folgorato dai manifesti pubblicitari disegnati da Roland Topor per il mensile francese «Hara Kiri». E, da vignettista, entra anche lui a far parte della rivista che si autodefiniva «scema e cattiva» e che si trasformerà in «Charlie Hebdo», il giornale dove dieci giorni fa Wolinski è stato assassinato dal radicalismo islamico. Dunque, gli anni Sessanta, si diceva: tempi di forti scosse intellettuali, quando un Topor di 26 anni pubblica L'inquilino del terzo piano (da cui il film di Polanski), e il suo amico e «collega» surrealista Alejandro Jodorowsky si prepara a dirigere El Topo e La montagna sacra. Jodorowsky, Topor, Wolinski, stessa generazione e stesso ebraismo laico. Nel lavoro, fra i tre, è stato Wolinski a dare più spazio alle proprie radici. Per esempio, ha tradotto in francese e illustrato il bestseller del noto umorista americano Dan Greenberg, How to be a Jewish Mother: a very lovely training manual. Già di per sé un capolavoro del ridere (nella versione teatrale è stato rappresentato in diverse nazioni e oltre 4 mila volte in Francia), diventa doppiamente divertente attraverso il geniale tratto wolinskiano (Comment devenir une mere juive en dix leçons, edito da Seghers). Nei 2007, poi, è stato disegnatore e coautore con Pierre-Philippe Barkats di un libro-manifesto ecologista, Merci Hannukah Harry (Jungle/Casterman Editions). E Hannukah Harry è un personaggio inventato nel 1989 per Saturday Night Live, il programma comico della Nbc. È il «fratello ebreo» di Babbo Natale; vestito di blu e bianco e con la kippà al posto del tipico cappello; e se Father Christmas è malato, H. H. va a distribuire i regali al posto suo, a bordo di un carretto tirato dai tre asinelli Moishe, Hershel e Shlomo. Nel libro, Wolinski invece lo mette all'opera contro i danni ambientali, e sollecita il lettore con queste parole: «Resistez, riez,revez fori». Cioè: resistete, ridete, sognate forte. Molto, molto ebraico.
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