L’Occidente smentisce se stesso
Commento di Zvi Mazel
(Traduzione di Angelo Pezzana)
http://www.jpost.com/International/Analysis-State-of-denial-in-the-West-3880
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Milioni di persone hanno marciato lungo le strade di Parigi e in altre grandi città francesi, ma questo non modifica la cruda realtà. Anche se i terroristi che hanno sterminato i giornalisti di Charlie Hebdo e gli ebrei al supermarket kasher sono stati uccisi, sono loro ad avere l’ultima parola.
I media nel mondo lo confermano. D’ora in poi scatterà l’auto-censura sotto stretto controllo musulmano. E’ finita la libertà per la stampa europea. L’uscita del nuovo numero di Charlie Hebdo è stata data dalle tv più importanti, BBC,SKY NEWS; CNN e altre, ma tutte si sono ben guardate dal fare vedere la copertina che recava disegnato Maometto. Solo pochi quotidiani hanno ripreso quella pagina, la cui raffigurazione del profeta era tutt’altro che irrispettosa.
Questo fenomeno non è certamente nuovo, essendo nato con le violente manifestazioni contro la pubblicazione delle vignette su Maometto. È da allora che la stampa mondiale" libera e illuminata” ha capito il messaggio, che non si può scherzare con i musulmani e che bisognava rigare diritto.
Ovviamente questo non valeva per i simboli del cristianesimo e dell’ebraismo, figuriamoci con la disinformazione e la demonizzazione di Israele.
Dopo tutto, mentre 50 capi di stato arrivavano a Parigi pere dimostrare la loro solidarietà, c’era una vistosa assenza, il Presidente Obama, sedicente leader del mondo libero, non c’era e non era nemmeno rappresentato da qualcuno di primo piano. Il suo porta-parola ha poi detto che c’era stato un errore, Kerry si era affrettato a scusarsi, ma era ormai troppo tardi. La decisione l’aveva potuta prendere solo il Presidente stesso, per cui il mondo islamico ha subito recepito il messaggio.
Sin dalla sua elezione, Obama aveva fatto di tutto per dimostrare che voleva il dialogo con il mondo musulmano, rifiutando di affrontare il terrorismo islamico, e, apparentemente,senza capire che rendeva il proprio paese più vulnerabile. Rifiutandosi di marciare per protestare contro i terroristi islamici che avevano commesso orreibili crimini nel nome dell’islam, equivaleva a prendere una posizione ideologica e strategica. E per renderla ancora più chiara, affermava sfacciatamente il 16 gennaio che l’Europa avrebbe dovuto comportarsi meglio con le sue minoranze musulmane, integrandole nello stesso modo degli Stati Uniti ! Aveva dimenticato la guerra dell’Islam contro l’America ? O gli ultimi atroci attacchi commessi da musulmani americani “integrati”, da Fort Hood a Boston ?
L’America può combattere i terroristi diAl Qaeda in Yemen, Pakistan e Afghanistan, soprattutto con l’aiuto dei droni, ma li definisce “estremisti” o “criminali”, ignorando l’ideologia religiosa che li nutre. In altre parole, senza chiamare il problema con il suo nome.
Come è possibile sconfiggere un avversario musulmano fanatico, che riceve sostegno e simpatia dalla maggioranza delle popolazioni dei Paesi arabi e dalle minoranze dei Paesi occidentali senza citare l’ideologia che ne è alla base ? Persino la coalizione contro il cosiddetto Stato Islamico, guidata dall’America insieme ad altri Paesi, si rifiuta di citare la natura e gli scopi di questo “stato”. Mentre la coalizione non compie più alcun progresso, musulmani di ogni età, da ogni paese islamico, ma anche dai paesi occidentali si uniscono a questo stato terrorista, che minaccia non solo l’Occidente, ma organizza attacchi criminali in Europa e ne prepara di simili negli Stati Uniti.
L’Europa, che apprezza il “politicamente corretto” e il “multiculturalismo”, si trova essa stessa senza aiuto davanti alla minaccia delle minoranze musulmane che apertamente si oppongono all’integrazione e forniscono ai terroristi le basi operative di cui hanno bisogno. I governi e i media non pubblicano i nomi dei musulmani arrestati mentre commettono crimini, definendoli spesso come “ragazzate”; se per caso li nominano, citano le condizioni difficili nelle quali sono cresciuti quale spiegazione della mancata integrazione, attribuendosene la colpa come ha fatto Obama.
Ciò che dovrebbe indignare sono le comunità musulmane che hanno le loro proprie leggi, e le loro televisioni dai programmi che incitano a voler islamizzare l’Occidente. Solo alcuni siti privati internet, pochi purtroppo, raccontano la verità.
In Francia, dopo gli attacchi criminali degli ultimo dieci giorni, questa tendenza è apparsa ancora più evidente. Ci è stato detto fino alla nausea che malgrado il fatto che i terroristi agissero in nome dell’islam, non lo rappresentavano.
Silenzio assoluto sullo scontro di civiltà. No, ciò che veniva sottolineato era la libertà di parola in Francia. Non le continue aggressioni agli ebrei francesi da parte degli islamici.
Durante le terribili ore dell’assedio dell’HypereKasher Supermarket, i media dicevano “ostaggi”, non “ebrei”, malgrado il fatto che in una agghiacciante intervista data a una Tv durante l’assedio, l’assassino avesse detto di voler uccidere gli ebrei perché erano ebrei.
Ancora oggi i francesi hanno un problema con la parole “ebreo”, forse perché gli ricorda memorie spiacevoli che la Francia – come altri paesi europei-non vuole riportare alla luce. Ma c’è di peggio, il Presisdente Hollande ha sentito il bisogno di correre all’Istituto Arabo di Parigi per spiegare che i musulmani erano le prime vittime del razzismo e dell’intolleranza. Quale razzismo ? Quale intolleranza ? Chi, se non gli ebrei – e i valori democratici - sono sempre i primi ad essere vittime dell’intolleranza ?
Il presidente francese ha affermato solennemente che non vi è contraddizione tra islam e democrazia. Eppure l’islam non riconosce le leggi civili, solo quelle di Allah, la Shari’a è chiarissima su questo punto. E’ possibile che gli studiosi francesi dell’islam e i famosi servizi di sicurezza francesi non lo sappiano ?
Il governo francese e quelli della maggior parte degli Stati europei – così come l’Amministrazione Obama - sembrano d'accordo. Rifiutando di riconoscere la realtà, la peggiorano non affrontandola.
Ma la gente non è tutta cieca, in tutta Europa sta iniziando un’ondata di dimostrazioni contro il terrorismo islamico, che porterà a una sgradita crescita dell’estrema destra insieme al declino dei partiti tradizionali. In questo scenario assurdo, l’Occidente assolve l’islam da tutti i crimini che commette in suo nome, mentre Israele viene citata in giudizio alla Corte Criminale Internazionale.
Zvi Mazel è stato ambasciatore in Egitto, Romania e Svezia. Fa parte del Jerusalem Center fo Public Affairs. I suoi editoriali escono sul Jerusalem Post. Collabora con Informazione Corretta.