La misura della ipocrisia, per me, è questa.
Un milione in piazza per 12.
Nessuno in piazza per migliaia.
Nessun capo di Stato, soprattutto
Nessuno in piazza per i cristiani uccisi in Nigeria dai terroristi islamici Boko Haram , per esempio
Nessuno in piazza per i buddhisti tibetani perseguitati dal regime cinese, per esempio
Nessuno in piazza per i baha'i iraniani e yazidi curdi , cosi' come gli omosessuali , le donne e tutte le minoranze perseguitate e uccise in Iran e Kurdistan
Nessuno in piazza per gli ebrei israeliani uccisi dai terroristi palestinesi in Israele
E la lunga lista potrebbe , purtroppo, ancora a lungo continuare...
Ok: la libertà religiosa, di pensiero e di espressione implica anche il diritto di osteggiare e dileggiare ogni forma di religione senza che alcuno, pur ritenendosi offeso, possa in qualche modo limitare tale libertà, nemmeno aggredendo verbalmente chi se ne avvale. Questo significa che chiunque, se vuole, in nome della libertà di pensiero e di espressione può dissacrare e dileggiare fino alla blasfemia anche i simboli e le icone non solo dell' Islam, ma anche dell'Ebraismo e del Cristianesimo, senza suscitare una cacofonia di insulti e di strilli.
Shalom,
Fabrizio Porro
L'ipocrisia occidentale, dopo gli attentati di Parigi, ha raggiunto nuove vette. Oltre a quando precisato in questa lettera, aggiungiamo: la strage di Charlie Hebdo ha commosso il mondo intero, milioni di persone sono diventate paladini, veri o presunti, della "libertà di opinione". Ma dopo che quattro ebrei sono stati trucidati il giorno seguente, sempre a Parigi, sempre da un terrorista islamico, è stata ben poca la solidarietà. Forse perché le vittime erano ebrei?
IC redazione