Leggo che il papa avrebbe detto ai giornalisti: "Abbiamo l'obbligo di parlare apertamente. Avere questa libertà , ma senza offendere. E vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri, che è un amico, dice una parolaccia contro la mia mamma, lo aspetta un pugno! Ma è normale! Non si può provocare. Non si può insultare la fede degli altri. Non si può prendere in giro la fede". Parole che mi sono sembrate un po' come una giustificazione della reazione dei terroristi islamici contro Charlie Hebdo. O forse è un'impressione solo mia?
Patrizia Mignone
Le parole del Papa sono sibilline. Quello che a nostro modo di vedere dovrebbe fare è condannare senza mezze misure quell'humus di ideologia islamista da cui nasce il terrorismo islamico. E' un humus dal quale nasce anche l'attuale persecuzione dei cristiani in Medio Oriente, tra le altre cose.
IC redazione