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UCOII: non chiamiamoli moderati 15/01/2015

Ci son o due questioni che andrebbero considerate con maggiore attenzione da chi si occupa di informazione.
1) La presenza sempre piu' opprimente in Italia dei fratelli musulmani che mascherati nella sigla Ucoii, applicano i loro metodi ( nelle istituzioni , presenza continua sui media , cammuffamenti dialettici per nascondere la visione integralista ecc ) per conquistare posizioni di rilevo , a scapito di altre organizzazioni islamiche che sono meno intolleranti e detestano l'integralismo dei fratelli musulmani. Si aggirano in Italia discepoli dell'impresentabile Tarik Ramadan , un sopravvalutato imbonitore che in Europa e' '' l'ideologo''' dei fratelli musulmani. E' noto che il loro obiettivo e' l'insaturazione della sharija
2) Si sente parlare assai poco dell' OCI (organizzazione della conferenza islamica ) ,potente organismo che da anni si propone di combattere l'occidente usando tutti gli strumenti possibili ( acquisizione di aziende, finanziamento di Ong assai ambigue, finanziamento di moschee, fino a foraggiare il terrorismo , come fanno Qatar , arabia Saudita e tanti altri stati islamici). Se non capiamo questi meccanismi , e' inutile parlare di integrazione, islam moderato ecc

Dan

Purtroppo l'UCOII, la più importante struttura rappresentativa dei musulmani italiani, assume posizioni estremamente radicali che impediscono il dialogo costruttivo. Le posizioni prese dall'UCOII l'estate scorsa a proposito della guerra di Gaza erano intollerabili. Il dialogo è una bellissima cosa, ma occorre sempre essere almeno in due a volerlo.

IC redazione 


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