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Verso un'Europa senza ebrei? 14/01/2015

E se tutti gli amici di Israele boicottassero la giornata della memoria per impedire agli antisemiti europei di sciacquarsi la coscienza una volta l'anno?

Lettera firmata

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Ha ragione Manuel Valls, il primo ministro: «La Francia senza gli ebrei non sarà più la Francia». Non regaliamo a Hitler questa vittoria postuma. Ma dobbiamo aggiungere, per correttezza, che anche l'Europa (ammesso che esista realmente o che sia mai esistita) senza gli ebrei non sarà più l'Europa. Shalom

Fabrizio Porro

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Una volta, quasi un secolo fa, si diceva: "sarà una risata che vi seppellirà". Oggi, il futuro è già passato. Ora ci aspetta il passato. Un "clima" da medioevo.

Fabrizio Porro

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Complimenti a Ugo Volli! Non mi perdo uno solo dei suoi articoli, mi rinfranca e mi fa un immenso piacere leggerli. sono di una perspicacia, lucidità e schiettezza, che sinceramente tutti i giorni vado a cercare con bramosia l'articolo e non sono soddisfatto fino a che non l'ho letto. nuovamente grazie.

R. Marelli

 Gli ebrei, oggi, stanno lasciando l'Europa. Rimarranno sempre comunità ebraiche sul Vecchio continente, ma l'epicentro della vita ebraica sarà altrove. Già adesso il cuore pulsante dell'ebraismo mondiale è lo Stato di Israele, seguito dagli Stati Uniti. E non possiamo nascondere come il primo motivo della fuga degli ebrei dall'Europa sia l'antisemitismo: quello vecchio e mai sopito di estrema destra, ma soprattutto quello di matrice islamica.
La Giornata della memoria è una fondamentale istituzione. E' certamente vero che molti si accontentano di versare lacrime il 27 gennaio nel ricordo degli ebrei sterminati, mentre condannano gli ebrei di Israele quando si difendono per non essere sterminati nuovamente. Ma il ricordo della Shoah non per questo va considerato meno importante.

IC redazione


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