Pubblichiamo di seguito quattro lettere di nostri lettori:
Come al solito Deborah Fait : analisi lucida, passionale e che non richiede commenti. Deve solo essere letta ed approvata a prescindere. Grazie. Continui così!
R. Marelli
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Grande Oriana, grande donna e grande giornalista, finite anche lei da viva nel limbo delle persone scomode. Come aveva ragione e come erano profetiche le sue parole. Ci manca una giornalista come lei, oggi più che mai ne avremmo bisogno. Onore a te.
E.R.
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Cara Deborah come sempre mi riempi il cuore. Come sono triste per l'ignoranza dell'Europa. Io verrei subito in Israele. Per cortesia abbraccia tutte le mamme i papa' i nonni dei miei fratelli ebrei da parte MIA, uccisi da islamici, uomini che non conoscono la bellezza della vita e poi vorrei scriverti che sono tutto quello che c'e' di orrendo, abbraccia tutti, le vittime sono piante fiori frutti sacri che ti riempiono gli occhi di lacrime sempre. E' vero Israele si AMA.
Lauretta Gerbella
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Impeccabile come sempre l'analisi del Prof. Volli, che smaschera impietosamente uno dopo l'altro i falsamente sgomenti dalle carneficine di Parigi. Esemplare, soprattutto, il rimando al mittente della pelosa solidarietà nei confronti degli Ebrei (ma siamo sicuri che l'hanno veramente offerta?). In tutto ciò, a me la marcia di Parigi tutto è sembrata fuorché contro l'antisemitismo, tant'è che oggi veniamo a sapere che Netanyahu non era gradito al corteo e che, per ovviare all'insistenza (sacrosanta) del leader israeliano, il premier francese non ha saputo far di meglio che coinvolgere (in un maldestro tentativo di errata concezione di "par condicio") uno dei principali "padrini" degli assassini di Ebrei, Abu Mazen (e per fortuna che un soprassalto di pudore ha fatto sì che Hollande non invitasse persino qualche esponente di spicco dei tagliagole di Hamastan). Spero di sbagliarmi, ma non mi faccio alcuna illusione: non appena le vittime saranno esclusivamente ebraiche, sparirà lo sgomento, l'indignazione e qualsivoglia manifestazione.
R.D.C.