Riprendiamo, dal sito del quotidiano LIBERO, l'articolo dal titolo "Charlie Hebdo e terrorismo islamico a Parigi. Lucia Annunziata: 'Basta illudersi, questa è la Terza Guerra Mondiale' ".
Potete leggere l'articolo anche al link http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11740961/Charlie-Hebdo-e-terrorismo-islamico-a.html
Stupore e felicitazioni di fronte al cambiamento di fronte di Lucia Annunziata, dimostrazione che soltanto gli stupidi non cambiano mai opinione. Lucia Annunziata lo fa adesso, quando le sue affermazioni sono in contrasto con le posizioni di gran parte dei media, non solo italiani.
Lucia Annunziata
"Non ci illudiamo più: gli attacchi di Parigi hanno chiuso un'epoca per l'Europa, quella della politica degli struzzi. Non si tornerà indietro". No, non è Giuliano Ferrara. E nemmeno un pericoloso catastrofista di destra, magari leghista e pure un po' razzista. A parlare, anzi a scrivere è Lucia Annunziata, nell'ultimo blog-editoriale firmato per il "suo" HuffingtonPost. La giornalista di sinistra più famosa d'Italia sorprende tutti e ripercorre le vicende tragiche di Parigi alla luce di quanto accaduto negli ultimi 13 anni. "Questa è la Terza Guerra Mondiale, non è più terrorismo", avverte. La strage del Charlie Hebdo e la due giorni di terrore in Francia è un nuovo capitolo in una storia di sangue che ha avuto negli attentati dell'11 settembre 2001 a New York il suo avvio: "Quella era la dichiarazione di guerra, a Parigi è un capitolo avanzato".
Dall'11 settembre a oggi - Sarebbe sbagliato, però, continuare a parlare di "terrorismo", termine che "copre infatti eventi considerati per loro natura occasionali, anche se numerosi e devastanti", spiega la Annunziata. "Una guerra è invece innanzitutto un atto politico: richiede una piattaforma ideologica che aggrega i suoi soldati, un obiettivo che li motivi, e una pianificazione di forze, strumenti, armi, e progetto". La novità, devastante per l'Occidente, è che questa guerra non è condotta da un solo generale, che coordina i suoi soldati. Ma da tante teste pensanti, coordinate in modo orizzontale ma indipendenti, con in comune tecniche e fine ultimo, la sconfitta militare dell'Europa in primis e poi del Mondo, dal Mediterraneo all'Africa fino in Estremo Oriente. Uno scenario, insomma, d'altri tempi per chi come gli europei sono abituati dagli anni Quaranta a vedere le guerre fondamentalmente solo al cinema o a leggerne sui giornali.
"Il nemico è tra noi" - "L'esercito che iniziò a formarsi nel 2001 è cresciuto, si è ramificato, ha formato una sua piattaforma, ha addestrato le sue truppe - avverte la Annunziata sull'HuffingtonPost - e ora queste truppe sono qui fra noi. Questo succede oggi a Parigi, questo succederà in tutti i nostri Paesi. Prendere atto di questa realtà, dirci che la guerra ci ha raggiunti, di nuovo, dopo settanta anni, non è per nulla semplice". Ma negare questa terrificante realtà non solo non aiuta, ma ci condanna. La Annunziata ha avuto il coraggio di dirlo, ora, chiaro e tondo. L'auspicio è che anche altri a sinistra la sappiano imitare.