Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/01/2015, a pag. 3, con il titolo "Israele unito ai sunniti contro l'Isis", il commento di Maurizio Molinari.
Maurizio Molinari
La sfilata di Parigi: in prima fila anche il "moderato" Abu Mazen, dittatore dell'Anp
Sfilando assieme a Parigi Benjamin Netanyahu, Abu Mazen e il re Giordano Abdallah hanno trasmesso al Medio Oriente l’immagine di un fronte unito contro il terrorismo jihadista. In un angolo del mondo dove la percezione collettiva genera fatti concreti, i leader di Israele, Autorità palestinese e Giordania hanno dato consistenza all’esistenza di un patto, contro lo Stato Islamico (Isis) e Al Qaeda, che prevale su conflitti e minacce. Netanyahu e Abu Mazen sono protagonisti di un duello aspro in cui si delegittimano a vicenda e da marzo non trattano sulla composizione del conflitto. Il sovrano hascemita, discendente di Maometto, è minacciato dai jihadisti che vogliono rovesciarlo e annettere la Giordania al Califfato. Tutti e tre hanno rischiato andando a Parigi, ma farlo ha significato attestare, come Netanyahu ha riassunto, che «siamo uniti contro il terrorismo» perché in Medio Oriente l’alternativa è la barbarie. Anche per questo contava molto, nel corteo dei leader, la presenza dei ministri degli Emirati: il fronte sunnita-israeliano ha dimostrato di esistere.
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