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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
12.01.2015 Uniti contro il terrorismo Isis
Commento di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 12 gennaio 2015
Pagina: 3
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Israele unito ai sunniti contro l'Isis»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/01/2015, a pag. 3, con il titolo "Israele unito ai sunniti contro l'Isis", il commento di Maurizio Molinari.


Maurizio Molinari


La sfilata di Parigi: in prima fila anche il "moderato" Abu Mazen, dittatore dell'Anp

Sfilando assieme a Parigi Benjamin Netanyahu, Abu Mazen e il re Giordano Abdallah hanno trasmesso al Medio Oriente l’immagine di un fronte unito contro il terrorismo jihadista. In un angolo del mondo dove la percezione collettiva genera fatti concreti, i leader di Israele, Autorità palestinese e Giordania hanno dato consistenza all’esistenza di un patto, contro lo Stato Islamico (Isis) e Al Qaeda, che prevale su conflitti e minacce. Netanyahu e Abu Mazen sono protagonisti di un duello aspro in cui si delegittimano a vicenda e da marzo non trattano sulla composizione del conflitto. Il sovrano hascemita, discendente di Maometto, è minacciato dai jihadisti che vogliono rovesciarlo e annettere la Giordania al Califfato. Tutti e tre hanno rischiato andando a Parigi, ma farlo ha significato attestare, come Netanyahu ha riassunto, che «siamo uniti contro il terrorismo» perché in Medio Oriente l’alternativa è la barbarie. Anche per questo contava molto, nel corteo dei leader, la presenza dei ministri degli Emirati: il fronte sunnita-israeliano ha dimostrato di esistere.

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