Charlie Hebdo: l'attentato sulle televisioni italiane
Commento di Deborah Fait
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L'auto dei terroristi
Presi alla sprovvista, i telegiornali delle 13 non sapevano cosa dire. Il TG5 non aveva capito bene cosa fosse successo e a chi; Barbara Pedri ha parlato di un attentato a un “quotidiano francese” (Charlie Hebdo è un settimanale !). Magdi Allam, più informato, ha parlato del pericolo islamico. Poi via via che il tempo passava anche le nostre televisioni si sono rese conto della mostruosità dell’attentato contro i giornalisti e disegnatori di CH. Dodici le vittime tra le quali il direttore Stephane Charbonnier; i tre vignettisti tra i migliori di Francia, Geoges Wolinski, uno dei più amati non solo in Francia, nato a Tunisi da genitori ebrei; Jean Cabu, Bernard Verlhac.
Superato il momento di choc e più informati su quanto era accaduto, le notizie si sono susseguite sul piccolo schermo e Rainews24, condotto da Monica Maggioni, ha fatto una diretta a pochi minuti dalla strage fino a tarda sera. I fatti descritti esattamente come erano accaduti: tre uomini entrati nella redazione di CH, spari all’urlo di Allah Uakhbar, fuga all’urlo di “Abbiamo vendicato il profeta, abbiamo decapitato Charlie Hebdo”. Poi sono incominciati i commenti, indignati commenti per l’attentato e il solito ritornello detto e ridetto –non dobbiamo farci coinvolgere nell’odio contro l’islam....l’islam non è questo...Maggioni che ribadisce che questi terroristi vogliono creare un solco tra occidente e mondo islamico e che noi non dobbiamo cadere nella loro trappola...perchè esiste l’islam moderato ( ma non ha specificato dove)...esiste la paura che questi vogliano aizzare l’occidente contro l’islam e invece “dobbiamo rafforzare la comprensione tra noi e loro”. Maggioni è stata sempre su questa linea di pensiero: l’islam non è il terrorismo....questo finchè non ha trovato uno peggio di lei nella figura di Pierre Darmis, direttore dell’Istituto per gli affari internazionali , che continuava a sminuire l’attacco arrivando a insinuare il dubbio che gli autori fossero musulmani e l’intervista, se non fosse stata tragica sarebbe stata ridicola: Darmis:....non sappiamo chi è stato.....Maggioni: ma se urlavano Allahu Akbar....Darmis:...si ma.....Maggioni: ma sono usciti gridando abbiamo vendicato il Profeta....Darmis: si...ma....e chi mi dice che non siano stati due matti?.....”
A questo punto ho lanciato un urlo! Disgustoso! Pensare che un Istituto per gli Affari Internazionali lavori con tanta superficialità e nessuna professionalità e cerchi di sviare l’attenzione da quella che è la tragica verità, cioè l’Europa sotto attacco terroristico e sotto islamizzazione forzata, fa venire i brividi.
Alberto Negri del Sole24ore ha detto che i tre non erano “lupi solitari”, definizione europea, dico io, per giustificare il terrorismo islamico, ma un commando militarmente preparato e perfettamente addestrato.
L’Imam Pallavicini, fondatore in Italia di COREIS, un gruppo mussulmano, loro sì, moderato, ma – purtroppo - del tutto ininfluente, perché in Italia a farla da padrone è l’UCOI, ha detto:” vogliono creare islamofobia e banalizzare la religione islamica. L’Islam non c’entra niente! L’Islam è portatore di valori!”. Non sappiamo quali, oltre a violenza e ferocia. Nemmeno Maggioni è riuscita a elencarli.
“Non è questo l’Islam!” Bisogna aver tanto coraggio per affermarlo, visto che non esistono al mondo terroristi buddisti, ebrei, cristiani, induisti, ma solamente terroristi islamici. Charlie Hebdo ha preso in giro , oltre ai musulmani, anche ebrei e cristiani ma non ci risulta che nessuno tra queste comunità abbia pensato di zittire la satira. I musulmani vogliono uccidere il sorriso, la libertà e, nonostante questo sia il più orrido attentato contro la libertà di stampa, altre volte hanno ucciso o minacciato di uccidere giornalisti colpevoli di aver criticato la religione di Maometto, è successo a Londra, a Copenhagen, hanno letteralmente sventrato Theo Van Gogh reo di aver girato un documentario sulla sottomissione della donna nel mondo islamico. Fra tutti, il più famoso è Salman Rushdie, ancora perseguitato da una fatwa, costretto a vivere blindato, per aver scritto un libro su Maometto decenni fa, il cui editore giapponese è stato sgozzato, mentre il traduttore italiano, preso a coltellate, si è salvato per miracolo. Senza contare che i paesi islamicamente ‘moderati’ tengono in galera, in attesa della forca, chi osa parlare contro la shari’a. Questo è l’islam!
L’Europa non aveva capito niente, era tutta tesa a “capire la loro cultura, a scusare, a dire dobbiamo integrarli, dobbiamo rispettarli, dobbiamo accoglierli perchè sono come noi...” , non aveva capito che i musulmani vengono in Europa NON per integrarsi ma per islamizzarla. Ebbene, ieri la Francia si è svegliata da questa anestesia culturale e ha capito, forse, me lo auguro, che i musulmani, o una buona parte di essi, hanno portato al disastro, al terrore, alla morte violenta la libertà della culttura europea.
La Francia aveva processato Oriana Fallaci per aver previsto tutto questo, processata per “razzismo” per aver capito quello che stava succendo in Europa.
Aveva scritto, Oriana, in “La rabbia e l’orgoglio”: “E la gente sopporta, rassegnata. Non reagisce nemmeno se gli gridi ciò che il mio babbo urlava durante il fascismo: “Ma non ve ne importa nulla della dignità? Non ce l’avete un po’ d’orgoglio, pecoroni?.”
http://www.thankyouoriana.it/?p=1375
No, nessun orgoglio, nessuna dignità e i pecoroni vigliacchi l’hanno portata in tribunale. Oggi si sono svegliati male, quella stessa Parigi che l’aveva messa alla gogna ieri ha alzato le matite per esprimere solidarietà alle vittime dei “figli di Allah” che vogliono decapitare, come hanno urlato, la libertà di pensiero e la civiltà occidentale o quello che ne resta.
Si saranno svegliati? Non posso fare a meno di pensare che, quando c’è stato l’attentato al Museo ebraico a Bruxelles, i media hanno scritto per una giornata intera “sparatoria al museo”, poi hanno dovuto ammettere, a malincuore, che l’assassino era un terrorista della Jihad che voleva fare strage di ebrei. Quando a Tolosa hanno ammazzato cinque ebrei, tra cui tre bambini, davanti alla scuola ebraica, hanno scritto che noooo, non si trattava di antisemitismo..era solo un criminale, un fuori di testa! Che fosse un terrorista arabo ben addestrato lo hanno scritto dopo ma ormai la prima notizia era quella che valeva per l’opinione pubblica.
Brutto risveglio da un lungo sonno, cara Grandeur, posso solo augurarmi che la morte di coloro che usavano la matita per aprire il cervello della gente, possa servire a qualcosa, spero che la loro memoria non venga offesa dai soliti che, dopo l’attacco alle Torri, andavano in giro a urlare, “ben gli sta”, o da quei vigliacchi che continuano a parlare di un inesistente islam moderato che in realtà si limita a stare in silenzio davanti alle stragi jihadiste e , dentro di sè, approvarle, perchè questo ordina la legge della shari’a: ammazzare chiunque sia blasfemo nei confronti di Maometto.
Ieri sera , nello speciale di LA 7 dedicato all'attentato di Parigi , si è fatto riferimento ad un articolo - del Financial Times - che definiva le vignette di Charlie Hebdo come "stupide e sciocche ". Ad un certo punto il conduttore sottolineava l'inopportunità di un commento del genere , proprio nel giorno in cui era stata attaccato , tout court , il concetto stesso di libertà di espressione. Dopodiché Mentana inizia un panegirico sul dovere di difenderla e conclude ( testualmente ) : "Sappiamo che nell'Islam e in parte , a volte , ANCHE NELLO STATO EBRAICO , c'è difficoltà di tolleranza totale nei confronti della libertà di satira". Probabile riferimento alla vignetta del Sunday Times su Netanyahu : in una giornata del genere , è mai possibile proporre paragoni ( seppur in maniera velata ) con vicende di tutt'altro tipo? http://www.la7.it/tgla7/rivedila7/speciale-tgla7-attacco-al-cuore-di-parigi-08-01-2015-144492
Credo però che il premio della stupidità vada dato a Beppe Grillo che, per non far torto al suo mestiere di giullare, ha detto alla TV“ C’è una manina non islamica dietro all’attentato”.
“Je suis CharlieHebdo”
Deborah Fait,
Gerrusalemme Capitale di Israele, unica e indivisibile.