I figli di Allah ci hanno dichiarato guerra: dove tutto ha origine
Commento di Astrit Sukni
A destra: il Corano
Oggi l’Occidente è sotto un durissimo attacco da parte degli integralisti islamici. La nostra democrazia è sotto costante minaccia dei figli di Allah, ma l’Occidente non vuole vedere, si rifiuta di affrontare il problema. Non vogliamo né vedere, né affrontare, né sentire quello che sta accadendo intorno a noi, allora chiamiamo coloro che compiono questi atti terroristici “lupi solitari”. Ci sono troppi “lupi solitari” in giro per l’Europa, ma quando di questi lupi ce ne sono più di due, allora questo si chiama BRANCO. Questi, però, non sono lupi, sono fanatici islamici, terroristi. Questo è il vero nome con il quale bisogna chiamarli.
"Il Corano è una merda"
Sono integralisti islamici che in nome di un Dio ammazzano senza pietà. Quando ci sono stati gli attacchi alle sinagoghe e agli ebrei, in Francia, Belgio, Germania, Svezia, la stampa e l’opinione pubblica ne ha sottovalutato il pricolo. Hanno avuto - tuttora hanno! - paura a chiamarli col loro nome, vale a dire terroristi islamici. Ieri questi terroristi islamici hanno ucciso 12 persone e adesso la Francia si è resa conto di avere un grosso problema in casa propria: terroristi islamici, rientrati dalla Siria e muniti di kalashnikov hanno fatto una strage nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Questo attacco, come tutti gli altri, ha l’Islam nel proprio DNA. Non dobbiamo avere paura di essere additati come islamofobi. No, perché noi, diversamente da loro non proviamo nessun odio nei loro confronti. Piuttosto dovremmo avere paura, perché stanno minando i pilastri della democrazia che tanto abbiamo faticato a costruire. Stanno combattendo la nostra cultura con la loro ignoranza. Ieri la nostra presidente della Camera Laura Boldrini ha detto: “non confondiamo terroristi e islam”. Il perbenismo politicamente corretto della signora Boldrini è disarmante anche di fronte all’evidenza.
Come ho già detto in altre occasioni su queste pagine: l’islam moderato non esiste e se esiste tace di fronte a queste barbarie. E come dice il proverbio: chi tace acconsente, troppo poche le voci dissenzienti, che però sono troppo flebili per essere udite. Potrò dire che esiste l’islam moderato solo quando a scendere in piazza saranno migliaia e migliaia di musulmani che prendono le distanze da questo islam che semina terrore e morte nel mondo. E ne chiederanno una completa revisione.
Nel 1989 Khomeini emanò una fatwa contro Salman Rushdie per il suo libro, "I versi satanici”, ritenuto blasfemo dagli islamici. Fatwa che pende tuttora sulla testa dello scrittore.
Nel 2004 è la volta di Theo Van Gogh, che venne assassinato e sgozzato da un integralista islamico per aver pubblicato “Sottomissione”, un cortometraggio sulla condizione della donna nell’islam.
Nel 2005 è la volta del giornale danese Jyllands-Posten a scatenare l'ira degli integralisti islamici, per la vignetta su Maometto. Suscitò proteste nel mondo arabo e nelle capitali europee.
Ieri è toccato al giornale satirico Charlie Hebdo.
I figli di Allah ci hanno dichiarato guerra.
Io, musulmano per nascita, sionista per convinzione profonda, prendo le distanze da questo islam che in nome di Allah e del suo profeta, Maometto, sgozza i cosiddetti infedeli.
Io prendo le distanze da questo islam che si definisce una religione di pace, ma allo stesso tempo perseguita e massacra milioni di cristiani nei Paesi arabi e in Africa.
Io prendo le distanze da questo islam che impicca gli omosessuali nel mondo arabo in base alla shari’a. Io prendo le distanze da questo islam che incita al massacro degli ebrei e alla distruzione di Israele.
Io prendo le distanze da questo islam che impone il velo alle donne privandole della loro dignità.
Io prendo le distanze da questo islam che lapida le donne in nome di Allah.
Io prendo le distanze da questo islam che mina la libertà dell’Occidente, vuole cancellare tutti i valori democratici cercando di imporre la shari’a.
Ecco perché ritorno sempre a ribadire che Israele è l’unica democrazia in Medio Oriente, dove tutte le etnie e le religioni sono rispettate, e la salvaguardia dei diritti umani e civili di tutti è alla base delle sue leggi. L’Europa la deve smettere di demonizzare Israele, di schierarsi sempre in favore dei suoi nemici. Adesso deve capire che questi nemici sono anche i nostri. Io, nato musulmano, sono gay e sionista, perché in Israele vedo garantita la mia libertà di espressione. E oggi, anch’io, mi dichiaro : “Je Suis Charlie Hebdo”
Astrit Sukni, IC redazione