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La questione LGBT e Israele Commentgo di Deborah Fait Anni fa, durante una conferenza alla Columbia University, Ahmadinejad dichiarò con orgoglio “Non ci sono gay in Iran...non più” ( per inciso è bene ricordare che mentre intellettuali, accademici e rappresentanti di Israele vengono spesso e volentieri banditi dalle Univerità americane, il dittatore iraniano fu applaudito e ascoltato in religioso e vergognoso silenzio). La vita degli omosessuali in Israele è in effetti molto vicino ad essere un paradiso in terra non solo rispetto al resto del Medio Oriente e tutto il mondo asiatico, è un paradiso anche se paragonata a quella europea, culla della civiltà, soprattutto in certe nazioni dove l’omofobia è tollerata, spesso non punita, dove i gay vengono aggrediti e a volte uccisi, dove ancora non esistono leggi, o sono molto aleatorie, che difendano i loro diritti. In Israele i diritti civili degli omosessuali sono garantiti dalla legge ma naturalmente c’è chi deve affondare il suo dente avvelenato e trasformare un atto di giusta, normale civiltà in qualcosaltro e allora eccoli qua.... lo volete sapere cosa dicono i soliti imbecilli? Basta fare un giretto in internet per leggere le frasi più idiote e razziste, quella più gettonata, neanche dire, è : “Si, danno diritti agli omosessuali e intanto ammazzano i palestinesi”. Usano la loro disumana perfidia per convincere che Israele finga grande apertura con i gay per nascondere i suoi crimini contro i palestinesi. Purtroppo per chi è ideologicamente schierato tutto fa brodo pur di demonizzare Israele. “Fanno i buoni con i gay e poi rifiutano il ricongiungimento familiare di coppie palestinesi in Israele” sono incapaci di fare un ragionamento intelligente del tipo : i palestinesi fanno terrorismo , ammazzano ebrei innocenti, bruciano vive bambine di 11 anni, sgozzano famiglie intere e Israele deve difendersi anche impedendo a possibili terroristi di diventare israeliani e di conseguenza fare terrorismo da dentro. Ormai il BDS allunga la sua enorme mano nera in ogni settore della vita di Israele e lo fa globalmente, approfittando dell’odio che, anche grazie alla sua propaganda micidiale, è diventato planetario e infinitamente più grande e pericoloso rispetto a quello che ha portato Hitler e i suoi complici europei a realizzare la Shoà. Come gli ebrei in Europa, negli anni 30, erano considerati responsabili di ogni male allo stesso modo, oggi, questa accusa viene rivolta a Israele. Della serie del “Come fai sbagli” , così accade che l’unico paese di tutto il Medio Oriente e del continente asiatico che ama e rispetta la popolazione gay, venga demonizzato anche per questo e, come tanti idioti, ripetono bovinamente le parole che i sovversivi e i traditori mettono loro in bocca: “ Si, si Israele democratico, usa i gay per ripulire la propria immagine, fumo negli occhi...e non hanno neppure il matrimonio civile”. Vero, in Israele non c’è ancora il matrimonio civile e qui permettetemi una breve parentesi. L’esigenza del matrimonio civile è nata in modo prepotente negli ultimi anni con l’arrivo di centinaia di migliaia di ebrei o mezzi ebrei o finti ebrei dall’ex URSS che, non essendo religiosi o coppie miste, volevano sposarsi civilmente. Ognuno dovrebbe essere libero di scegliere, naturalmente, ma la cosa è molto complessa e se ne sta discutendo seriamente per venire incontro alle esigenze di tutti, come è l’abitudine di Israele riguardo ai diritti della popolazione. Per me il massimo della soddisfazione sarebbe vedere una coppia gay scegliere di sposarsi sotto la Chuppa, se religiosa, o con cerimonia civile, se laica, e sono sicura che, di questo passo, ci arriveremo perchè Israele è un paese dinamico, pieno di vitalità, di enorme apertura mentale e di belle sorprese, oltre ad essere, come noi amiamo dire, il Paese del miracoli! Israele sarà il quinto paese al mondo a ospitare un monumento in onore di tutte le vittime omosessuali del nazismo, lo ha annunaciato il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai: "Circa venticinquemila omosessuali sono stati perseguitati durante la Shoà e decine di migliaia di loro sono stati uccisi perché il Partito nazista pensava che il loro orientamento sessuale fosse una perversione. Sono orgogliosa di questo mio Paese, sono orgogliosa quando vedo due ragazzi camminare tenendosi per mano senza che nessuno vi faccia caso, sono orgogliosa di vedere che al GayPride partecipano con gioia tante famiglie etero con i loro bambini in spalla sventolando le bandiere biancoazzurre di Israele e quelle arcobaleno del Movimento Gay (che i pacifinti hanno scippato per manifestare contro Israele) e altrettante famiglie omosessuali con i loro figli adottati, e soldati e soldatesse in uniforme e fiori tra i capelli abbracciati ai loro compagni o compagne e persone anziane ridenti e felici per tutta quella festa, sono orgogliosa di un paese che , nonostante i tanti detrattori, odiatori e la propaganda infida e bugiarda, continua ad avanzare a testa alta forte della sua umanità, civiltà, della sua alta democrazia, delle sue tradizioni millenarie e delle sue leggi. Deborah Fait |
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