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Informazione Corretta Rassegna Stampa
05.01.2015 IC 7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 28 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015

Testata: Informazione Corretta
Data: 05 gennaio 2015
Pagina: 1
Autore: Claudia De Benedetti
Titolo: «IC 7 - Il commento di Claudia De Benedetti»

IC 7 - Il commento di Claudia De Benedetti
Dal 28 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015


Israele dallo spazio, fotografia di Barry E. Wilmore

L’astronauta americano Barry E. Wilmore dalla stazione spaziale internazionale ha inviato questa settimana una immagine bellissima d’Israele; naturalmente questa non è la notizia degli ultimi sette giorni ma un modo per dire che c’è chi ama Israele anche dallo spazio e chi, come i rappresentanti di Russia, Cina, Francia, Argentina, Ciad, Cile, Giordania e Lussemburgo, vorrebbe che Israele non esistesse. Sono loro che hanno votato il 30 dicembre la risoluzione proposta dalla Giordania, anche a nome di 22 paesi arabi, per il riconoscimento dello “Stato della Palestina” e la “fine dell’occupazione” degli ebrei della Giudea e della Samaria nel giro di un anno senza peraltro raggiungere la maggioranza qualificata. Il voto favorevole della Francia è stato quello più sgradito e inaccettabile: i governanti francesi hanno tradito ancora una volta i “loro” ebrei, aggiungendo un ulteriore punto a favore della Francia nel triste guinness dei primati in tema di antisemitismo e demonizzazione dello Stato d’Israele. L’Italia fino a ora non ha votato il riconoscimento dello “Stato palestinese” ma la presidente della Camera Laura Boldrini ha messo in calendario la discussione di una mozione in tal senso. Gli orientamenti ideologici sono prevedibili e le scelte dei parlamentari del PD sembrano essere determinanti per l’esito della votazione. Giova qui riproporre il link dell’invito di Informazione Corretta affinché i lettori scrivano e sensibilizzino i deputati PD: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediald=115&sez=120&id=56485.

Dal 28 dicembre al 1 gennaio all’Università di Warwich 2500 persone hanno partecipato alla trentesima edizione di Limmud Conference. L’organizzazione fondata in Gran Bretagna nel 1976 con il motto: “Ovunque vi troviate, Limmud vi porterà un passo avanti nel vostro cammino” è presente in 38 paesi con una programmazione di oltre 50 eventi all’anno. Lo scorso giugno ha avuto luogo a Firenze il primo appuntamento italiano, con grande successo di pubblico. Partecipazione, approccio attivo e volontariato sono elementi chiave di Limmud che invita chiunque a proporre una sessione su qualsiasi argomento ritenuto interessante per il pubblico, utilizzando le forme più varie: dalla lezione, allo studio di gruppo, dal laboratorio alla performance artistica, al dibattito. Ogni ora viene offerta in contemporanea una varietà di sessioni tra cui scegliere in base al proprio interesse, età, gusto, voglia di sperimentare: dallo studio dei testi, a Israele, dall’antisemitismo, all’identità ebraica. Un appuntamento di cui i media non hanno parlato ma che merita grande considerazione perché costruito interamente sul volontariato, e caratterizzato quest’anno dal coinvolgimento e dalla straordinaria partecipazione di personalità israeliane.

Infine segnalo la grande mobilitazione dei social network a sostegno degli urtisti o ricordari o peromanti (quelli che vanno per Roma), antica attività commerciale svolta nella stragrande maggioranza da ebrei romani con una storia importante alle spalle e un futuro a rischio. Lavorano per strada dall’alba al tramonto, stazionano sotto i principali monumenti di Roma. La loro esistenza è datata prima dell’Ottocento: a regolamentarla una bolla papale che autorizzò i commercianti ebrei a lavorare anche fuori dalle mura del Ghetto. Il fascismo assegnò loro una divisa, sul berretto l’acronimo SFVA - Sindacato Fascista Venditori Ambulanti -. Resistettero durante il ventennio, s’improvvisarono venditori di sigarette ai soldati tedeschi. Finita la guerra, tornarono a svolgere il loro lavoro: in un primo tempo appesero al collo una cassetta di legno e la dotarono di cassettini contenenti souvenir di tutti i tipi, negli anni ’60 passarono ai cavalletti appoggiati tra muri e graditi, dagli anni ’70 forniti di regolari licenze, presentano la merce sulle bancarelle. Dal 26 dicembre hanno cominciato la loro protesta in vista dell’attuazione, a fine gennaio, della delibera del Comune di Roma che prevede il trasferimento a titolo definitivo degli urtisti dal centro storico della Capitale. L’augurio è che un mestiere storico non venga confuso con il commercio abusivo.


Claudia De Benedetti, Presidente Agenzia Ebraica – Sochnut Italia


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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