Al Patriaca Fuad Twal, il quale non vede o forse si rifiuta di vedere la realtà e di analizzarla correttamente. Certo che ebrei, musulmani e cristiani dovrebbero convivere nel reciproco rispetto. Ma si è mai chiesto, il Patriarca, chi ostacola la realizzazione di tale pacifica convivenza? Sono forse i cristiani che attentano agli ebrei o gli ebrei che attentano ai cristiani? Non sia mai detto che la responsabilità è dei musulmani, anche se gli eventi sono lì a dimostrarlo al di là di ogni ragionevole dubbio. E no mi si venga a sciorinare la solita solfa di Gaza prigioniera, quando è stata resa libera e autonoma sin dal 2005! A detta del Patriarca sarebbe "la Guerra", questo è scomparso come un mostro evanescente durante l'estate a scavare ulteriormente il solco tra israeliani e palestinesi, non la volontà dichiarata e codificata di Hamas di distruggere Israele con tutti i suoi ebrei. Certo non tutti i musulmani sono responsabili, è ovvio. Molti vorrebbero davvero vivere in pace, senza conflitti, senza guerra, senza lutti; vorrebbero prendersi cura della propria famiglia, dedicarsi senza paura al proprio lavoro, migliorare la condizione di vita dei propri figli.
Ma il Patriarca, forse per compiacere le autorità palestinesi, in presenza delle quali ha celebrato la Messa di mezzanotte a Betlemme, o forse perchè è proprio obnubilato dai propri pregiudizi, assume una equidistanza ignava, anzi faziosa in assenza di una disanima corrispondente ai dati reali.
E' una posizione che non può certo favorire la pace, come pretenderebbe, perchè non fondata sulla verità , che dovrebbe essere il primo fondamento del credo cristiano. Si guardi intorno il Patriarca, e conti i cristiani rimasti a Betlemme. Pochini vero? se ancora ne rimangono.
E sa, il Patriarca, dove si sono rifugiati? Proprio in Israele, l'unico luogo in cui la convivenza da lui auspicata è una realtà .
Non ne possiamo più di omissioni e di menzogne!
Laura Cresto
Tutto vero, una protesta avrebbe più forza se arrivasse dallo stesso mondo cattolico, rinnoviamo il nostro invito a scrivere ai due quotidiano cattolic - Avvenire e Osservatore Romano - per esprimere la propria opinione.
IC redazione